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SVIZZERA / BELLINZONAIl procedimento contro Gulnara Karimova non sarà sospeso

12.09.14 - 14:19
Il procedimento contro Gulnara Karimova non sarà sospeso

BELLINZONA - Il Tribunale penale federale (TPF) ha respinto una richiesta di sospensione del procedimento aperto nei confronti di Gulnara Karimova, figlia maggiore del presidente uzbeko, per sospetto riciclaggio di denaro in relazione a operazioni sul mercato delle telecomunicazioni del suo Paese. La giustizia elvetica si è mossa poiché in Svizzera sono presenti beni patrimoniali riconducibili a tali attività. Oltre 800 milioni di franchi sono già stati posti sotto sequestro.

 

L'inchiesta era stata avviata nel luglio 2012 contro quattro cittadini uzbeki che intrattenevano legami personali e d'affari con la figlia del presidente Islam Karimov, ex rappresentante permanente dell'Uzbekistan presso le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali a Ginevra.

 

Nell'autunno 2013 il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) aveva aperto un procedimento anche contro la stessa Gulnara Karimova. In precedenza, nell'estate 2013, la sua residenza era stata perquisita. La Repubblica uzbeka da subito aveva invocato l'immunità diplomatica e chiesto che il materiale sequestrato venisse sigillato.

 

Nel giugno scorso, l'avvocato ginevrino della Karimova aveva informato l'MPC di non essere riuscito a entrare in contatto con la sua cliente e che il suo luogo di residenza gli era sconosciuto. Il legale aveva allora chiesto una sospensione del procedimento al fine di permettergli di identificare il luogo di soggiorno.

 

Nella sua sentenza, resa nota oggi, il TPF rileva che l'inchiesta si trova ancora nella sua fase "iniziale". Di conseguenza, il fatto che i contatti tra Gulnara Karimova e il suo difensore non siano ancora stati ristabiliti non giustifica la richiesta di sospensione.

 

Quando potrà essere ascoltata, la Karimova disporrà dei diritti procedurali che le competono. Se invece dovesse essere impossibile entrare in contatto con lei, l'MPC trarrà le debite conseguenze, indica ancora il TPF.

 

Gulnara Karimova aveva beneficiato dell'immunità diplomatica fino al luglio 2013, ovvero fino a quando ha occupato la funzione di capo della rappresentanza permanente dell'Uzbekistan presso l'ufficio ginevrino delle Nazioni Unite.

 

La Repubblica uzbeka aveva invocato l'immunità diplomatica per proteggere la figlia del presidente anche dopo l'avvio del procedimento dell'MPC, ma il Tribunale federale (TF) aveva respinto la richiesta.

 

Nell'ambito delle indagini, Berna ha inoltre chiesto assistenza giudiziaria a diversi Stati - in particolare Francia e Svezia - sin dal mese di luglio del 2012. Nel febbraio 2013, la giustizia francese ha aperto un procedimento per riciclaggio aggravato e corruzioni d'agenti all'estero.

 

Dal canto suo, la Svezia ha avviato un'inchiesta per sospetta corruzione in relazione a diverse acquisizioni di un'azienda svedese sul mercato delle telecomunicazioni in Uzbekistan.

 

Ats

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