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SVIZZERA'Ndrangheta "svizzera", 13 atti d'accusa

25.06.14 - 15:26
Il procuratore generale della Confederazione accusa 4 persone di organizzazione criminale e 9 per traffico di stupefacenti e armi
Foto Archivio Ti-Press
'Ndrangheta "svizzera", 13 atti d'accusa
Il procuratore generale della Confederazione accusa 4 persone di organizzazione criminale e 9 per traffico di stupefacenti e armi

BERNA - Nell'ambito della cosiddetta 'ndrangheta "svizzera" (caso Quatur), il procuratore generale della Confederazione, Michael Lauber, "dopo un'analisi approfondita", ha deciso di procedere, promuovendo atti d'accusa per 13 imputati. Quattro per organizzazione criminale e 9 per traffico di stupefacenti e traffico illecito di armi .

 

La promozione dell'accusa dinanzi al Tribunale penale federale (TPF) è prevista entro la fine dell'anno, fa sapere in un comunicato odierno il Ministero pubblico della Confederazione (MPC).

 

L'inchiesta svizzera contro membri della 'ndrangheta risale al 2002, a seguito di un'informativa presentata dalla autorità antimafia di Roma. Nel febbraio 2012 il Tribunale penale federale aveva rinviato una prima accusa al MPC. I giudici di Bellinzona erano giunti alla conclusione che nel corso dell'interrogatorio di testimoni i diritti delle difesa erano stati violati. Il TPF aveva quindi chiesto al MPC di completare l'istruttoria.

 

A sua volta il MPC aveva depositato un nuovo atto d'accusa al TPF contro i presunti 13 affiliati alla 'Ndrangheta, accusati nell'ambito di una organizzazione criminale attiva dal 1994 sull'asse Zurigo-Ticino-Italia. La vicenda era stata rivelata al pubblico con il nome di "Quatur".

 

Ora la Procura federale segnala che nell'indagine da completare sono previste diverse forme di evasione procedurale quali riti abbreviati o decreti d'accusa. Per quanto concerne le misure di sorveglianza del traffico delle telecomunicazioni effettuate in Svizzera (controlli telefonici), verranno applicate le esigenze formali del TPF.

 

Il procuratore generale della Confederazione ha condotto, con il competente sostituto procuratore generale per il controlling, nonché con il responsabile della sede distaccata e il responsabile della procedura in Ticino, un'analisi complessiva del procedimento. Tale analisi non si è limitata all'aspetto dei punti critici rilevati nella decisione del Tribunale penale federale. Infatti, sono stati ponderati e valutati diversi rischi e discussi vari scenari.

 

La decisione presa sul complesso - fa sapere ancora il MPC - si è basata sul principio di celerità, sulla valutazione realistica della giurisprudenza riguardante l'articolo 260ter del Codice penale, sulle possibilità di attuazione dei provvedimenti che si riferiscono ai rilievi critici contenuti nella decisione del TPF nonché sulla valutazione di tutta la situazione procedurale.

 

Nei confronti dell'imputato principale, cui è contestato di aver commesso, nel quadro dell'attività di un'organizzazione criminale autonoma in Svizzera, segnatamente riciclaggio di denaro grave, infrazioni gravi alla legge federale sugli stupefacenti, usura e traffici illeciti d'armi, nonché nei confronti dei suoi tre coautori più vicini, allo stato attuale è prevista la promozione dell'accusa per questi capi d'accusa dinanzi al TPF entro la fine dell'anno in corso.

 

Il capo d'accusa per organizzazione criminale (partecipazione o sostengo) nei confronti di altri nove fra i tredici imputati è abbandonato. Gli altri capi d'accusa (infrazione aggravata alla legge federale sugli stupefacenti, infrazione aggravata alla legge federale sul materiale bellico) nei confronti di questi nove imputati saranno mantenuti e quindi giudicati nel quadro di procedure ordinarie, procedure abbreviate oppure mediante decreto d'accusa quale proposta di pena complementare.

 

Ats

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