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GINEVRA34 detenuti rifiutano di tornare in cella a Champ-Dollon

27.02.14 - 20:05
Il sindacato delle guardie carcerarie, che chiede l'adozione di misure urgenti
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34 detenuti rifiutano di tornare in cella a Champ-Dollon
Il sindacato delle guardie carcerarie, che chiede l'adozione di misure urgenti

GINEVRA - La calma è stata di breve durata nel carcere ginevrino di Champ-Dollon: 34 detenuti magrebini hanno rifiutato stamani di tornare nelle loro celle dopo l'ora d'aria. Altrettanti si sono ribellati nel pomeriggio. Secondo il Dipartimento della sicurezza, la situazione sarebbe tornata alla normalità, una versione contestata dal sindacato delle guardie carcerarie, che chiede l'adozione di misure urgenti.

Un primo gruppo di 34 magrebini si è rifiutato di tornare nelle rispettive celle alle 10:45. Un secondo, composto di 26 albanesi e otto magrebini, ha agito allo stesso modo alle 15. A fine pomeriggio i detenuti erano rientrati, afferma il portavoce del Dipartimento della sicurezza Laurent Forestier.

In seguito a questi incidenti è stata applicata la procedura prevista in simili casi: dopo trattative senza esito, i detenuti sono stati costretti con la forza a tornare in cella. In entrambi i casi, sul posto sono intervenuti la polizia e i pompieri.

Secondo il presidente dell'Unione del personale del corpo di polizia (UPCP) Christian Antonietti, le ribellioni odierne sarebbero invece state quattro, che hanno visto la partecipazione di complessivamente 120 detenuti. Stando alle sue informazioni la situazione non sarebbe tornata alla normalità.

Questi incidenti si sono verificati all'indomani di una decisione del Tribunale federale, che ha definito "inumane" le condizioni di detenzione in seno al centro di carcerazione preventiva. Fra domenica e martedì, inoltre, a Champ-Dollon sono state registrate cinque risse che hanno coinvolto ad ogni episodio un centinaio di prigionieri.

Le guardie carcerarie fanno sapere oggi in un comunicato di "non essere più d'accordo di assumere simili rischi" e minacciano di "sospendere la loro missione" qualora il Dipartimento della sicurezza non dovesse varare entro fine marzo misure per migliorare la situazione nel carcere.

Con 342 guardie per 850 persone detenute attualmente a Champ-Dollon, la proporzione è inferiore allo 0,49 stabilito dallo stesso Dipartimento, rileva Antonietti. Per rimediare alla situazione, le guardie chiedono un potenziamento degli effettivi dei sorveglianti, oppure la diminuzione del numero dei detenuti. Secondo Antonietti quest'ultimo provvedimento è l'unico che permetterebbe di rispettare le esigenze del Tribunale federale.

Il sindacato accusa inoltre le autorità di non rispettare i suoi doveri in materia di protezione della salute e dell'integrità fisica del personale e non esclude azioni volte ad ottenere una riparazione per danni morali o fisici, nonché eventuali denunce penali contro i dirigenti.

ats

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