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GERMANIA / SVIZZERAEffetto "Rubik", valanga di autodenunce di evasione fiscale

18.07.13 - 15:04
Nella prima metà di quest'anno in Germania si sono autodenunciati tanti evasori fiscali quanti tutti quelli dello scorso anno
Foto d'archivio (Keystone)
Effetto "Rubik", valanga di autodenunce di evasione fiscale
Nella prima metà di quest'anno in Germania si sono autodenunciati tanti evasori fiscali quanti tutti quelli dello scorso anno

BERLINO - Nella prima metà di quest'anno in Germania si sono autodenunciati tanti evasori fiscali quanti tutti quelli dello scorso anno. Secondo stime dell'agenzia di stampa dpa, a fine giugno erano più di 9 mila (11.800 in tutto il 2012). Cifre mai raggiunte in passato.

In caso di autodenuncia, vi è la possibilità di farla franca dal punto di vista penale, a condizione che gli evasori forniscano una documentazione completa sul loro caso e si mettano a posto in modo definitivo.

Tra di essi figura anche il presidente della squadra di calcio del Bayern Monaco, Uli Hoeness. E' indagato di evasione fiscale, per un conto off-shore in Svizzera. Secondo alcune notizie riportate dal domenicale "Bild am Sonntag", Hoeness avrebbe nascosto al fisco tedesco circa 10 milioni di euro. Il processo dovrebbe partire a giorni.

Secondo vari esperti, è stato proprio questo caso a spingere molti cittadini tedeschi all'autodenuncia e alla segnalazione di avere conti all'estero. Ma avrebbe avuto un peso anche il fallito accordo fiscale con la Svizzera così come l'acquisto di CD da parte tedesca contenenti i nomi di intestatari di conti non rilevati al fisco.

ats

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