La bigliettaia, ha raccontato la famiglia bernese al quotidiano "20 Minuten", avrebbe affermato di aver invano cercato i proprietari delle biciclette su tutto il treno. Una versione poco credibile per la donna domiciliata a Signau (BE) visto che i loro caschi erano ben visibili.
Le FFS hanno confermato quanto accaduto. Il portavoce delle ferrovie Reto Kormann ha dichiarato al giornale che la controllora ha ammesso i fatti. "Anche se le circostanze esatte sono ancora da chiarire, tale comportamento è imperdonabile e saranno prese sanzioni". La famiglia bernese ha ricevuto come risarcimento un buono per una gita in bicicletta. Il gesto è stato apprezzato, ma "sarebbe bastata una pompa", ha affermato la donna.