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SVIZZERANel 2011 commessi più reati, in crescita i furti

26.03.12 - 10:28
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Nel 2011 commessi più reati, in crescita i furti

BERNA - Nel 2011 sono stati commessi in Svizzera 692'954 reati penalmente rilevanti, il 5,5% in più rispetto al 2010, il 2,5% rispetto al 2009. In crescita soprattutto i furti e le denunce per violazione della legge federale sugli stranieri. Lo rivela l'edizione 2011 della Statistica criminale di polizia pubblicata oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST). In queste cifre non sono incluse le violazioni alle leggi cantonali e alla legge sulla circolazione stradale.

L'81% dei reati registrati nel 2011 consiste in una violazione del Codice penale (CP), il 13% della legge sugli stupefacenti (LStup), il 5% della legge sugli stranieri (LStr) e l'1% concerne altre leggi federali.

Più in dettaglio, rispetto al 2010 il numero di reati registrato come violazione del CP è salito del 6% (+31'980). L'aumento concerne soprattutto i furti (+16%, +29'787), mentre i reati contro la vita e l'integrità sessuale sono calati rispettivamente del 7% (-1842) e del 3% (-200). In aumento anche le denunce per violazione della legge sugli stupefacenti (+2%, +2038) e della legge sugli stranieri (+10% +2792).

Cala invece il numero di imputati: quelli concernenti una violazione del CP sono scesi dell'1,9% (a 77'836). Sono in particolare diminuiti gli imputati minorenni (-21% a 10'648). Stabile (-0,6% a 16'189) il numero concernente i giovani adulti (18-24 anni), mentre quello degli adulti è aumentato del 2,8% (a 50'526 ).

Per quanto riguarda la ripartizione secondo la nazionalità, il 78% degli imputati denunciati per violazioni al CP è residente in Svizzera, il 5% ha un passato come richiedente l'asilo e il 16% non appartiene alla popolazione residente permanente.

Considerando solo gli imputati che fanno parte della popolazione residente permanente, la ripartizione è simile a quella del 2010: 63% di Svizzeri e 37% di stranieri titolari di un permesso di domicilio o di dimora annuale.

Il rapporto pubblicato oggi illustra anche la proporzione di reati risolti. Per gli omicidi, ad esempio, tale percentuale è del 97%. Elevato è anche il dato sui reati contro la vita e l'integrità della persona nonché contro l'integrità sessuale: i casi risolti sono rispettivamente il 83,6% e il 78,4%. Qui il valore è elevato perché spesso la vittima conosce l'imputato, rileva l'UST.

La proporzione di casi chiariti per i reati patrimoniali è del 15,8%. Ciò è dovuto all'elevato numero di furti e danneggiamenti, infrazioni per i quali è difficile identificare il colpevole. Senza queste due voci, la percentuale di reati risolti per le infrazioni contro il patrimonio è del 50,5%.

Per le infrazioni alla legge sugli stupefacenti e alla legge sugli stranieri, le percentuali di reati risolti sono invece elevate (rispettivamente 96,9% e 99,8%). Ciò si spiega con il fatto che l'identificazione e la registrazione di queste infrazioni sono sostanzialmente legati alle normali attività di controllo della polizia.

Ats
 

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