In futuro, il coniuge e i figli maggiorenni provenienti da Stati terzi che giungono in Svizzera nell'ambito del ricongiungimento familiare dovranno iscriversi a un corso di lingua o dimostrare di conoscere una lingua nazionale. Tale condizione sarà applicata ai partner di cittadini svizzeri e di cittadini di Stati terzi (ossia provenienti da un paese fuori dall'UE) titolari di un permesso di dimora o di domicilio. Eccezioni sono previste per casi particolari (malattia, handicap, analfabetismo).
Per ottenere un permesso di soggiorno o di residenza dovranno essere adempiuti criteri d'integrazione, definiti nella legge. Gli stranieri dovranno così rispettare la sicurezza e l'ordine pubblico, nonché i principi fondamentali della Costituzione, essere in grado di comunicare in una lingua nazionale e voler partecipare alla vita economica o acquisire una formazione. "Non si chiederà a nessuno - ha sottolineato Simonetta Sommaruga - di rinunciare alla propria cultura e ai propri usi e costumi".
Il permesso di domicilio potrà inoltre essere rilasciato in modo anticipato a uno straniero che abbia trascorso in Svizzera almeno cinque anni, sempre che dimostri di disporre di una buona capacità di comunicare in una lingua nazionale.