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SVIZZERALe rendite AVS e AI non seguono l'aumento degli affitti

29.08.11 - 13:41
I contributi fissati nel 2001 non sono più stati adeguati
Foto archivio Ti-Press
Le rendite AVS e AI non seguono l'aumento degli affitti
I contributi fissati nel 2001 non sono più stati adeguati

BERNA - Le attuali rendite AVS e AI non bastano più per vivere decentemente: la denuncia viene da organizzazioni che tutelano pensionati e invalidi, FARES e PROCAP, le quali chiedono di aumentare il tetto massimo delle prestazioni complementari per gli affitti.

Il problema sta proprio nel mancato adeguamento di contributi che sono stati fissati nel lontano 2001, hanno affermato stamane a Berna la Federazione delle associazioni dei pensionati e d'autoaiuto in Svizzera e l'Associazione svizzera degli invalidi.

La spesa sostenuta per l'alloggio spinge pensionati e invalidi alla precarietà e "perfino la prestazione complementare (PC) non è sufficiente a coprire i bisogni vitali", indica la FARES, precisando che ciò è contrario alla costituzione.

Il numero di chi beneficia di una prestazione complementare e riceve l'ammontare massimo previsto "è in costante aumento dal 2001"; oggi rappresenta il 18,7% presso le persone sole, secondo l'organizzazione.

Stando all'Ufficio federale di statistica, citato dalla FARES, tra il 2001 e il 2011 gli affitti sono aumentati del 15%. Il Consiglio federale aveva promesso che avrebbe studiato un eventuale adeguamento nel corso di quest'anno. La commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale dovrebbe affrontare la questione questa settimana, esaminando due mozioni inoltrate dalla consigliera nazionale Silvia Schenker (PS/BS).

L'associazione punta poi il dito anche sulle disparità tra Cantoni, i quali possono decidere, a loro spese, se alzare il tetto massimo del contributo, ma sono pochi coloro che lo fanno, ha rilevato all'ats Gérard Heimberg, membro di FARES.

ATS

 

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