Il crescente orientamento al profitto, la concentrazione di media elettronici e cartacei nelle mani di pochi proprietari, così come una crescita delle pubblicazioni gratuite, portano ad una perdita di qualità, sostiene lo studio "Concentrazione e varietà dei media" dell'Università di Zurigo.
La ricerca avverte del pericolo di un giornalismo generico "sempre più orientato alla novità, ma che trascura i criteri di qualità". Altra minaccia è la "deprofessionalizzazione dei giornalisti".
Già nel 2010 uno studio, sempre condotto dall'università di Zurigo, aveva sottolineato come la democrazia svizzera stesse patendo a causa della cattiva qualità dei mass media. In particolare, la "cultura del gratuito" ha fatto perdere ai consumatori - specialmente ai giovani - la nozione che il giornalismo professionale ha un prezzo.