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SVIZZERAPacchi bomba, l'anarchia internazionale: "Radicalizzare la guerra rivoluzionaria"

01.04.11 - 07:28
I legami tra gli anarchici si rafforzano a livello internazionae. Il filo che lega le azioni anarchiche in Italia, Grecia e Spagna
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Pacchi bomba, l'anarchia internazionale: "Radicalizzare la guerra rivoluzionaria"
I legami tra gli anarchici si rafforzano a livello internazionae. Il filo che lega le azioni anarchiche in Italia, Grecia e Spagna

ROMA - Alzare il livello dello scontro, per dimostrare una "maggiore capacità offensiva" allo Stato e mandare un segnale di "presenza" ai detenuti, rafforzare attraverso le 'azioni' i legami con gli anarchici greci, svizzeri e spagnoli, "radicalizzare la guerra rivoluzionaria" contro la repressione delle forze di polizia: 007 e analisti dell'antiterrorismo hanno pochi dubbi sugli obiettivi di chi ha spedito il pacco bomba esploso oggi nelle mani del capo di stato maggiore della 'Folgore' Alessandro Albamonte.

Qualcuno che, conferma la rivendicazione, è riconducibile, se non direttamente legato, alla Federazione anarchica informale (Fai), la sigla apparsa per la prima volta nel 2003 quando lanciò la campagna 'Santa Klaus' con una serie di pacchi bomba indirizzati all'allora presidente dell'Ue Romano Prodi, al presidente del Ppe, ad Europol ed Eurojust e che a Natale dell'anno scorso ha rivendicato, dopo una "impasse operativa" piuttosto lunga, i pacchi esplosivi inviati alle ambasciate di Grecia, Svizzera e Cile a Roma.

Una sigla che aveva, ed ha, come obiettivi l'attacco agli interessi dei paesi dove è forte la repressione contro gli anarchici ma anche la lotta contro le carceri, i Centri per gli immigrati, il capitale.

Dicono gli 007 che l'attività di questi gruppi - non più di 150 persone in Italia dislocate nel nord del Lazio, in Toscana, tra Pisa e Firenze, in Piemonte, a Torino e nel Canavese, e a Milano - è infatti in "progressiva evoluzione" per raggiungere un duplice obiettivo: quello di innalzare il livello delle azioni, per dimostrare di essere in grado di colpire con maggiore capacità, e quello di rafforzare le "sinergie operative" con i gruppi anarchici degli altri paesi.

Ed infatti non è certo una casualità che la bomba a Livorno sia arrivata dopo la lettera bomba esplosa stamattina alla Swissnuclear (la divisione responsabile dell'energia nucleare in seno a Swisselectric, l'agenzia che riunisce i maggiori produttori di corrente elvetici) ad Olten, che ha provocato due feriti, e dopo il plico esplosivo destinato al direttore del carcere greco di Koridallos, partito da Firenze e disinnescato dagli uomini dell'antiterrorismo greco.

Chiarire la matrice non vuol dire certo avere in mano gli autori. Perchè questi gruppi, sottolineano le fonti d' intelligence, non hanno e non riconoscono nessun vertice organizzativo ed inoltre si tratta di piccole aggregazioni, tre cinque persone al massimo, che non si conoscono tra loro e non sono quasi mai a conoscenza dei progetti delle altre cellule. Quel che si conosce bene, però, è il legame che il cartello eversivo che si riconosce nella Federazione anarchica informale ha con gruppi anarchici all'estero. Greci, soprattutto, ma anche svizzeri e spagnoli. Ed è questo il motivo per cui le bombe di Natale hanno colpito proprio gli interessi in Italia di questi paesi.

Legami che, tra l'altro, sono documentati da decine di inchieste e attentati. I pacchi alle ambasciate di Grecia, Cile e Svizzera sono stati rivendicati dalla 'Cellula rivoluzionaria 'Lambros Fountas', un anarchico greco ucciso a marzo scorso durante uno scontro a fuoco con la polizia. Fountas era legato secondo l'antiterrorismo greco a 'Lotta rivoluzionarià, l'organizzazione che si ritiene dietro l'attentato che ucciso un assistente del ministro dell'interno greco a giugno scorso. E proprio quella bomba mise in luce le "similitudini" con due ordigni esplosi in Italia nel 1999 davanti alla caserma dei carabinieri di Musocco e all'ente greco per il turismo a Milano.

Anche il legame con la Svizzera è ben documentato: nelle carceri elvetiche è detenuto Marco Camenisch, storico anarco-insurrezionalista arrestato proprio in Italia e simbolo per molti anarchici. E sono detenuti anche Costantino Ragusa, Silvia Guerini e Luca Bernasconi (ticinese ma residente in Italia): i tre furono arrestati il 15 aprile dell'anno scorso con l'accusa di preparare un attentato contro una sede svizzera dell'Ibm. I tre, secondo le autorità svizzere, farebbero parte di un gruppo di eco-terroristi che ruota attorno al 'Silvestre', che guardacaso è in Toscana. In provincia di Pisa.

ATS

Foto d'archivio (Keystone)

 

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