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SAN GALLO«Gli agenti erano sopraffatti, non sapevano più cosa fare»

27.03.21 - 19:00
La serata di venerdì a San Gallo con gli scontri fra agenti e un gruppo di giovani festaioli
Foto Lettore 20 Minuten
Fonte 20 Minuten/Nathan Keusch
«Gli agenti erano sopraffatti, non sapevano più cosa fare»
La serata di venerdì a San Gallo con gli scontri fra agenti e un gruppo di giovani festaioli
I racconti di una residente: «All'inizio era tutto tranquillo, poi...» e uno dei ragazzi: «Non si fermeranno»

SAN GALLO - Una nottata turbolenta quella di venerdì a San Gallo, dove un nutrito gruppo di giovani ha volutamente inscenato una festa in città, attirando l'attenzione della polizia. Il tutto si è tradotto in una nottata all'insegna dei tafferugli e della tensione.

«All'inizio era tutto normale», racconta una residente sangallese, «i ragazzi stavano lì in Roter Platz e non davano fastidio. Col passare della serata però le cose sono degenerate, il gruppo si è allargato ed è diventato rumoroso, arrabbiato. Quando poi è arrivata la polizia la faccenda si è ancor di più esacerbata, da una parte le bottiglie lanciate, dall'altra i proiettili di gomma».

In Roter Platz c'era anche Simon*, che vi si era recato per bere una birra (o due) con gli amici: «Era un venerdì come tutti gli altri, c'erano tanti gruppetti che si facevano i fatti loro. Non sapevamo che ci fosse una cosa programmata, ma la gente continuava ad arrivare finché la piazza si è riempita. La polizia ha provato a placare le cose, ma c'era troppa gente, gli agenti erano semplicemente sopraffatti, così hanno formato un cordone sulle strade per evitare problemi con le auto».

Più in là nella serata l'intervento di un'unità di agenti in tuta antisommossa, con manganelli e scudi: «Anche così era evidente che non ce la potevano fare a disperderli tutti». Dopo un paio di scontri frontali, e con il passare del tempo, la situazione si è dissolta da sé: «Attorno alle 2 la gente ha cominciato a tornare a casa».

Una mobilitazione che potrebbe non essere l'ultima: «Se il tempo è bello è normale che i ragazzi vogliano uscire e vedere i loro amici, di sicuro non si fermeranno», conferma Simon, «anche in caso di divieto, farei lo stesso, non ci lasceremo spaventare dalla polizia».

*nome noto alla redazione

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