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SVIZZERAQuella pericolosa nuova moda dello sballo chiamata metanfetamina

28.03.21 - 08:00
In impennata negli ultimi anni, preoccupa per il suo potente fattore assuefazione e gli effetti devastanti sul fisico
Imago
Un cristallo di metanfetamina, visto molto da vicino, in una foto d'archivio.
Un cristallo di metanfetamina, visto molto da vicino, in una foto d'archivio.
Fonte 20 Minuten/Nicolas Brüsch
Quella pericolosa nuova moda dello sballo chiamata metanfetamina
In impennata negli ultimi anni, preoccupa per il suo potente fattore assuefazione e gli effetti devastanti sul fisico
Dal Messico, ai Paesi Bassi fino in Svizzera, le storie di chi ne ha abusato: «Mi ha divorato, completamente».

ZURIGO - In Svizzera si consuma sempre più metanfetamina, la sostanza stupefacente - vero e proprio fulcro della serie-culto “Breaking Bad” - sta cominciando a diventare estremamente popolare.

A confermarlo l'aumento dell'entità della droga sequestrata nelle retate della polizia. Si va dai 2 kg di 5 anni fa ai 10 kg del 2020, il quintuplo. E, ovviamente, si tratta solamente della punta dell'iceberg per quanto riguarda le quantità vendute, e consumate, quotidianamente.

«Mi ha divorato mentalmente, e fisicamente»

Se l'è iniettata per la prima volta durante un sex party omosessuale, e da lì non è più riuscito a dimenticarla: «Quando dicono che basta una volta, è davvero così», ricorda Patrick (30 anni) che per la metanfetamina ha buttato via la sua vita, «mi ha divorato, mentalmente e fisicamente». Due anni di dipendenze lo hanno portato sul lastrico: «ho anche iniziato a prostituirmi per pagarmela». Ora si trova in un centro di riabilitazione: «Ho dovuto scegliere, o la “meta” o la vita».

La crescita esponenziale della "meth" in Svizzera non è passata inosservata nemmeno a Sabin Bührer, del Centro per le dipendenze di Zurigo: «Il vero grande problema di questa droga è che crea dipendenza molto rapidamente. Proprio perché lo sballo che dà è estremamente più forte, della cocaina per esempio, già dal primo utilizzo è facile volerne ancora».

Una dipendenza che spesso porta con sé conseguenze drammatiche: «insonnia grave, problemi di stomaco, sbalzi d'umore e cambi di personalità, ma poi anche apatia e sfinimento cronico... la chiamano droga zombi, un motivo c'è». Il suo consiglio è uno solo: «Se vi trovate in difficoltà, o conoscete qualcuno che è in difficoltà, chiedete aiuto».

«Non ho dormito per 5 giorni e 5 notti»

Altre brutte esperienza con la "meth" ce le ha avute Sergej (37 anni) che ricorda ancora un trip tanto terribile da portarlo a smetterla per sempre: «Pensavo di morire, non ho dormito per 5 giorni e 5 notti, alla fine non riuscivo quasi più a respirare. Ne ho provate diverse di sostanze nella mia vita, ma nessuna devastante come quella».

Parte dal Messico e arriva fino in Svizzera, passando per Paesi Bassi e la Germania. Dopo la coca, sono i cartelli del narcotraffico messicano i re dello spaccio su scala europea come confermato dalla reporter olandese della SRF Elsbeth Gugger in un recente servizio.

È il canton Neuchâtel uno dei punti più caldi per quanto riguarda le problematiche legate alla "meta". Gli spacciatori sono perlopiù anche consumatori e i conflitti nell'ambiente vengono risolti con la violenza, come confermato dalla Cantonale che riporta di sparatorie, scontri mortali e persino un assalto all'arma bianca con un machete. Spesso e volentieri però le vittime non denunciano, per paura di ripercussioni.

Ma cos'è la metanfetamina? Nata in Giappone nei primi del '900 e utilizzata per la cura dell'asma, una sua variante è poi diventata estremamente popolare come stupefacente nei paesi poveri. Fra i motivi c'è la facilità di sintesi - possibile con ingredienti legali - e gli effetti, che permettono di sopportare sforzi fisici per un periodo prolungato. Viene fumata o iniettata, all'assunzione l'effetto può permanere anche per 6-12 ore.

«Io continuo a farmi, ma la mia famiglia non lo sa»

Una storia di dipendenze lunga una vita quella di Daniel (31 anni): «A casa mia era un casino, ho iniziato a fumare erba a 13 anni e poi sono finito nella tossicodipendenza. Oggi ha moglie e figli, ma consuma droghe regolarmente: «Io la "meta" preferisco fumarla, una volta l'ho fatto quotidianamente per 5 settimane, la depressione che ti prende dopo è orribile, e dura settimane. Per ritornare su devi usarne ancora».

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