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LUCERNAItaliano nato e cresciuto in Svizzera espulso per 6 anni

27.12.20 - 23:59
L'uomo è colpevole di aver rapinato diversi negozi.
Depositphotos (albund)
Fonte ats
Italiano nato e cresciuto in Svizzera espulso per 6 anni
L'uomo è colpevole di aver rapinato diversi negozi.
Dovrà inoltre scontare un periodo dietro le sbarre.

LUCERNA - Un 36enne italiano, nato e cresciuto in Svizzera, dovrà lasciare la Confederazione per sei anni. L'uomo aveva rapinato diversi negozi delle stazioni di servizio nella regione di Lucerna tra il 2016 e il 2017. Il Tribunale criminale di Lucerna, oltre all'espulsione dal Paese, lo ha condannato anche a una pena detentiva di tre anni e quattro mesi.

La corte, tramite il dispositivo di pena pubblicato oggi - che quindi non è ancora una condanna in via definitiva - ha giudicato l'uomo colpevole di rapina ed estorsione violenta.

Rapine con pistola "giocattolo" - Il 36enne, che lavora come installatore di impianti sanitari, ha compiuto quattro rapine armato di pistola ad aria compressa, rubando in totale circa 20'000 franchi. In una di queste ha costretto un impiegato ad aprire la cassaforte.

Drogato per farsi coraggio - In tribunale, l'italiano aveva dichiarato di aver fatto uso di droghe e alcool per farsi coraggio prima delle rapine. Secondo l'imputato, si trovava a corto di soldi per l'affitto poiché il suo coinquilino era fuggito.

Tutta la sua vita in Svizzera - La procura chiedeva quattro anni di carcere e dodici anni di espulsione dal Paese. L'avvocato della difesa chiedeva invece una pena detentiva di 30 mesi con condizionale parziale. Secondo quest'ultimo, il 36enne conosce l'Italia solo per le vacanze e non ha alcun rapporto nella Penisola. La fidanzata, così come i genitori e i fratelli vivono tutti in Svizzera. La corte ha tuttavia deciso altrimenti.

Il Tribunale ha inoltre condannato un 22enne tedesco, complice di una delle rapine. Il giovane dovrà scontare una pena detentiva condizionale di 14 mesi. I giudici hanno stabilito che trattava di un caso di rigore e hanno rinunciato all'espulsione obbligatoria. La procura chiedeva invece un allontanamento dalla Svizzera per un periodo di dieci anni.

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