La sanzione vuole punire chi «ostacola il lavoro dell’autorità di protezione del confine»
Introdotto un ulteriore adeguamento all’ordinanza per combattere il Covid-19
BERNA - Vai a fare la spesa in Italia (o comunque all'estero?) Rischi una sanzione. Il Consiglio federale ha approvato oggi gli adeguamenti e le precisazioni concernenti l’ordinanza per combattere il coronavirus. Nello specifico vengono disciplinati in modo esplicito il divieto di effettuare viaggi a scopo di acquisti nonché le disposizioni concernenti le multe.
Da metà marzo la Svizzera, ha infatti reintrodotto provvisoriamente i controlli alle frontiere interne ed emanato divieti di entrata. La restrizione del traffico turistico è volta alla salvaguardia della salute della popolazione residente in Svizzera e all’impedimento di un’ulteriore diffusione del coronavirus.
Intenso traffico a scopo di acquisti - Tali provvedimenti si sono consolidati negli ultimi giorni e settimane. Dalle attuali informazioni emerge che in generale l’attuazione delle misure alle frontiere esterne e negli aeroporti funziona bene. Tuttavia, nelle ultime settimane l’Amministrazione federale delle dogane (AFD) ha constatato un intenso traffico transfrontaliero a scopo di acquisti.
La sanzione - I controlli eseguiti in tale ambito vincolano le risorse dell’AFD che sarebbero invece necessarie per effettuare dei controlli efficaci alla frontiera interna. Per questo motivo l'ordinanza viene arricchita con un nuovo articolo. Al rientro in Svizzera viene inflitta una multa di 100 franchi se si tratta di un evidente caso di turismo degli acquisti e se il passaggio della frontiera è avvenuto esclusivamente a tale scopo.
La multa non viene inflitta per sanzionare l’acquisto, bensì per aver ostacolato il lavoro dell’autorità di protezione del confine.
La rimozione o il danneggiamento di sbarramenti di frontiera o di segnaletiche eccetera continuano a essere puniti con una multa. Vale lo stesso per la presa in consegna di merci presso valichi di frontiera chiusi.
Chi può entrare in Svizzera - Nessuna sanzione, invece, per le persone la cui entrata in Svizzera non è consentita ai sensi dell’ordinanza 2 COVID-19. QUeste verranno semplicemente respinte. Contro il rifiuto d’entrata è possibile fare opposizione presso la Segreteria di Stato della migrazione (SEM). Per i cittadini svizzeri e le persone con un titolo di soggiorno svizzero l’entrata è sempre consentita, indipendentemente dallo scopo del passaggio della frontiera in Svizzera.
Nel contempo la SEM ha integrato delle precisazioni nell’istruzione relativa all’ordinanza 2 COVID-19 del Consiglio federale. Si tratta di definire, tra l’altro, in maniera più precisa quali cittadini stranieri si trovano in una situazione di assoluta necessità e sono quindi autorizzati a entrare in Svizzera.
Da ora è quindi consentita l’entrata e l’uscita per i seguenti motivi, a condizione che questi siano debitamente comprovati e plausibili (elenco non esaustivo):
L’uscita dalla Svizzera presso i valichi di frontiera aperti è tuttora consentita. Tuttavia, l’AFD prega le persone in questione di osservare le relative disposizioni di entrata dei Paesi limitrofi. Ai sensi delle raccomandazioni del Consiglio federale, sono sconsigliati i passaggi dei valichi di frontiera aperti per attività del tempo libero.