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CANTONE / BERNACoronavirus: 100 franchi di multa a chi va a fare la spesa oltreconfine

16.04.20 - 12:27
La sanzione vuole punire chi «ostacola il lavoro dell’autorità di protezione del confine»
tipress (archivio)
Coronavirus: 100 franchi di multa a chi va a fare la spesa oltreconfine
La sanzione vuole punire chi «ostacola il lavoro dell’autorità di protezione del confine»
Introdotto un ulteriore adeguamento all’ordinanza per combattere il Covid-19

BERNA - Vai a fare la spesa in Italia (o comunque all'estero?) Rischi una sanzione. Il Consiglio federale ha approvato oggi gli adeguamenti e le precisazioni concernenti l’ordinanza per combattere il coronavirus. Nello specifico vengono disciplinati in modo esplicito il divieto di effettuare viaggi a scopo di acquisti nonché le disposizioni concernenti le multe.

Da metà marzo la Svizzera, ha infatti reintrodotto provvisoriamente i controlli alle frontiere interne ed emanato divieti di entrata. La restrizione del traffico turistico è volta alla salvaguardia della salute della popolazione residente in Svizzera e all’impedimento di un’ulteriore diffusione del coronavirus.

Intenso traffico a scopo di acquisti - Tali provvedimenti si sono consolidati negli ultimi giorni e settimane. Dalle attuali informazioni emerge che in generale l’attuazione delle misure alle frontiere esterne e negli aeroporti funziona bene. Tuttavia, nelle ultime settimane l’Amministrazione federale delle dogane (AFD) ha constatato un intenso traffico transfrontaliero a scopo di acquisti.

La sanzione - I controlli eseguiti in tale ambito vincolano le risorse dell’AFD che sarebbero invece necessarie per effettuare dei controlli efficaci alla frontiera interna. Per questo motivo l'ordinanza viene arricchita con un nuovo articolo. Al rientro in Svizzera viene inflitta una multa di 100 franchi se si tratta di un evidente caso di turismo degli acquisti e se il passaggio della frontiera è avvenuto esclusivamente a tale scopo.

La multa non viene inflitta per sanzionare l’acquisto, bensì per aver ostacolato il lavoro dell’autorità di protezione del confine.

La rimozione o il danneggiamento di sbarramenti di frontiera o di segnaletiche eccetera continuano a essere puniti con una multa. Vale lo stesso per la presa in consegna di merci presso valichi di frontiera chiusi.

Chi può entrare in Svizzera - Nessuna sanzione, invece, per le persone la cui entrata in Svizzera non è consentita ai sensi dell’ordinanza 2 COVID-19. QUeste verranno semplicemente respinte. Contro il rifiuto d’entrata è possibile fare opposizione presso la Segreteria di Stato della migrazione (SEM). Per i cittadini svizzeri e le persone con un titolo di soggiorno svizzero l’entrata è sempre consentita, indipendentemente dallo scopo del passaggio della frontiera in Svizzera.

Nel contempo la SEM ha integrato delle precisazioni nell’istruzione relativa all’ordinanza 2 COVID-19 del Consiglio federale. Si tratta di definire, tra l’altro, in maniera più precisa quali cittadini stranieri si trovano in una situazione di assoluta necessità e sono quindi autorizzati a entrare in Svizzera.

Da ora è quindi consentita l’entrata e l’uscita per i seguenti motivi, a condizione che questi siano debitamente comprovati e plausibili (elenco non esaustivo):

    • cura di familiari ammalati o anziani (con rispettivi certificati medici, registri delle famiglie ecc.);
    • esercizio del diritto di visita retto dal diritto civile di genitori separati;
    • appuntamenti giudiziari importanti o riunioni d’affari improrogabili;
    • prosecuzione di un trattamento medico in Svizzera e all’estero.

L’uscita dalla Svizzera presso i valichi di frontiera aperti è tuttora consentita. Tuttavia, l’AFD prega le persone in questione di osservare le relative disposizioni di entrata dei Paesi limitrofi. Ai sensi delle raccomandazioni del Consiglio federale, sono sconsigliati i passaggi dei valichi di frontiera aperti per attività del tempo libero.

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COMMENTI
 

Maxy70 3 anni fa su tio
Dovrebbero essere 1000 i franchi di multa per la spesa in Italia e dieci calci nel c**o compresi! In un momento come questo il minimo che ci si possa attendere é senso di responsabilità, evitando spostamenti inutili (soprattutto nella zona rossa) e solidarietà con la nostra economia, spendendo in Svizzera. Quando però si ha bisogno, in Svizzera tutto DEVE funzionare, ma contribuire no! Ma non si sentono un pò parassiti?

Mediapress 3 anni fa su tio
Bravo, Aggiungi al titolo la parola.... ANCHE la spesa e l’articolo è perfetto.

spank77 3 anni fa su tio
Spero che non ci saranno improvvisazioni di visite a familiari in Italia...

Mediapress 3 anni fa su tio
La multa non viene inflitta per sanzionare l’acquisto, bensì per aver ostacolato il lavoro dell’autorità di protezione del confine... Punto. Il titolo di questo articolo è propio di basso livello giornalistico

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a Mediapress
Vero, prendi la multa se passi il confine senza scopo. La spesa oltre confine non è considerata necessaria, pertanto è multabile.

Mediapress 3 anni fa su tio
venghino signori, che qui c'è il vino buono, le pagine del libro e le melodie....

centauro 3 anni fa su tio
Permettete una domanda, criticare le persone che vanno a spendere in Italia sfavorendo l'economia svizzera è comprensibile, ma come reagireste sapendo che le varie istituzioni comunali, cantonali, federali acquistano un certo materiale per opere pubbliche all'estero invece che in Svizzera?

Esse 3 anni fa su tio
Risposta a centauro
Lamentandosi senza però fare un cavolo ...come sempre !

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a centauro
la gente non ragiona di solito, figuriamoci quando è governata dalla paura...

centauro 3 anni fa su tio
Risposta a Esse
Grazie, mi hai risposto in modo esauriente, vorrei riceverne altre...

Pulentaebrasaa 3 anni fa su tio
Vista l’esperienza Covid, forse è meglio che impariamo di nuovo a fare la spesa in Ticino e a favorire la nostra economia, anche se i prezzi sono più alti che altrove. Ne va del bene di tutti in fondo.

MIM 3 anni fa su tio
Risposta a Pulentaebrasaa
Tutti chi scusa? Non ho capito.

centauro 3 anni fa su tio
Risposta a Pulentaebrasaa
Io sono parecchio ignorante in materia di economia però mi viene di fare una riflessione, se ciascun Ticinese smettesse di fare la spesa in Italia alimenterebbe l'economia cantonale andando in quei negozi o centri commerciali dove lavorano come dipendenti un importante numero di frontalieri che sono pagati in Svizzera ma spenderanno tutto in Italia. Quindi il Ticinese spende una buona parte dei suoi soldi per pagare stipendi che andranno spesi in Italia, aiutatemi a capire se il mio ragionamento quadra e in che misura questi soldi "espatriano".

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a MIM
Te fai la spesa in Italia, il negozio TI visto il minore flusso di clienti ridimensiona il personale licenziando le persone, loro finiscono in disoccupazione e tutti pagano. Poi due giorni dal licenziamento su Facebook ti lamenti delle grosse aziende, che sono dei ladri sfruttatori senza rispetto e dicendo che da loro non andrai mai più a fare la spesa (esattamente come prima). Questo è l'iter tipico dei ticinesi che fanno la spesa in Italia, o per lo meno, è la mia esperienza su un caso studio di decine di persone che conosco. (ah già non dimentichiamoci magari anche alcuni malinconici che insultano gli italiani evocando soluzioni a mo di anni '30, anche di questi ne conosco)

F/A-18 3 anni fa su tio
Risposta a MIM
Forse intende dire che così la Migros è la C?????? vanno meglio alias continueranno a far chiudere i nostri negozietti, grotti, ristoranti, tutto quanto poteva rendere attrattivo un centro di una città.

Pulentaebrasaa 3 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Mattiatr... ormai non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Quoto al 100% ciò che hai scritto

MIM 3 anni fa su tio
Potranno andare a fare la spesa in Italia le varie Coop, Migros: comprano loro per noi, triplicano il prezzo e noi mangiamo. Cosa non capite?

Zico 3 anni fa su tio
Risposta a MIM
beh, dai non esagerare con tripliplicare i prezzi. sono andato oggi all'Aldi e non mi sembrano prezzi fuori di testa e nemmeno prodotti acquistati in Italia. Inoltre lavoro in Svizzera e spendo in Svizzera. mi sembra il minimo

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a Zico
Già, oltre al fatto che le aziende di distribuzione importano da tutto il mondo, non solo dall'Italia. Loro almeno sono costretti a dichiarare tutto in dogana, non come certi ristoratori e come la maggior parte degli svizzeri che spesa all'estero (due ore di macchina sì, ma guai a fermarsi a fare gli onesti in dogana, troppo faticoso). Inoltre quello che ancora la maggioranza non ha capito è che il maggiore prezzo non è dato dalle ladrate ma dal maggior costo del capitale umano (almeno così in maggior parte). Me l'hanno detto pure a scuola qualche annetto fa parlando di edilizia, il Ticino negli ultimi decenni ha vissuto un cambio radicale, prima il maggior costo era dato dal prezzo dei materiali (in questo caso prodotto), oggi dai lavoratori che guadagnano di più. Abbiamo la fortuna di avere maggior potere d'acquisto rispetto ad altri (inteso prodotti d'importazione) e avere l'imposta sul valore aggiunto bassa, per gratitudine verso il sistema svizzero mi sembra il minimo usare tramiti svizzeri (inteso come enti che reperiscono i prodotti e li portano ai consumatori).

seo56 3 anni fa su tio
Frontiere aperte per i frontalieri, per i residenti a Campione ma non per i ticinesi!!! Complimenti..

Dioneus 3 anni fa su tio
Misura ridicola. Andare a lavorare rischiando la vita va bene; fare la spesa altrove visto i prezzi improponibili del Ticino no. Capisco :)

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
E rischiare la vita e importare magari quella porcheria per una carota è da intelligenti. Alla faccia delle disposizioni in vigore e guai aiutare la nostra economia spendendo magari soldi elargiti dal nostro Cantone-;(((

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
Condivido!

Zico 3 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
ma abiti mica in Italia. cosa interessa a te dei prezzi ticinesi? o sei diventato frontaliere? tanto per capire

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
I soldati alle dogane durante la seconda guerra mondiale rischiavano la vita lavorando, esattamente come io rischio di morire in un incidente ogni volta che esco di casa, ma lo faccio comunque. Riguardo i prezzi improponibili ricordo che chi cerca trova, basta andare all'Aldi per render vano il tragitto oltre confine, oppure farsi qualche conoscenza in ambito agricolo per scovare i migliori produttori ticinesi.

saetta 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Bravo! Ben detto!

Zico 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
è andato ad abitare in Italia, si vede che ora fa il frontaliere. a lui della Svizzera interessa il salario! tipico sinistro!

Meck1970 3 anni fa su tio
Pienamente d'accordo, non è ancora il momento di andare oltreconfine. Ma non trovo corretto che i frontalieri possano già entrare in Svizzera, e nei prossimi giorni saranno sempre di più. Chi li controlla? O loro sono immuni al Covid-19 ?

seo56 3 anni fa su tio
Ditelo ai campionesi!!!
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