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BERNA60enne avrebbe ucciso l'ex figliastra con cui ha avuto quattro figli

28.03.20 - 00:13
A raccontarlo è la «sorellastra» della vittima: «Mio padre ha già due donne sulla coscienza».
Keystone
Per la polizia, si è trattato di «cieca ed estrema violenza» (foto d'archivio)
Per la polizia, si è trattato di «cieca ed estrema violenza» (foto d'archivio)
60enne avrebbe ucciso l'ex figliastra con cui ha avuto quattro figli
A raccontarlo è la «sorellastra» della vittima: «Mio padre ha già due donne sulla coscienza».

BERNA - Si nasconde un groviglio di parentele, minacce e inaspettate alleanze dietro il ritrovamento, il 18 marzo scorso, del cadavere di una donna in un deposito di rottami a Oey, nell’Oberland bernese. Ora si scopre infatti che il 60enne fermato per l’omicidio era stato il patrigno della 31enne uccisa che con lei aveva avuto quattro figli. A raccontarlo al Blick è la figlia dell’uomo e «sorellastra», nonché «migliore amica», della vittima. 

Più di due settimane prima del delitto, Vana S.*, una cittadina bosniaca, era fuggita dalla casa che condivideva con il connazionale di 29 anni più vecchio Qerim B.* a Habkern (BE) portando con sé i loro quattro figli. Da allora si era rifugiata in una casa per donne vittime di soprusi e violenze, ma, il 18 marzo scorso, aveva accettato d’incontrare il compagno al deposito di rottami teatro della tragedia per fargli vedere i due figli più piccoli. Lì aveva trovato la morte, presumibilmente inferta per mano dell'uomo con «cieca ed estrema violenza», recita il rapporto di polizia. Ad avvisare la famiglia che «alla mamma esce sangue dalla testa», riferiscono i parenti, erano stati i bambini che erano con lei.

«Era geloso in maniera patologica. Vedeva ogni contatto che lei poteva avere come un possibile tradimento», racconta al portale svizzero tedesco Ladina B.*, 36 anni, figlia di Qerim B. e della sua prima moglie. «Mi ha portato via il mio tutto, la mia migliore amica», lamenta, senza smettere di considerare Vana S. la sua «sorellastra». Quando, più di 15 anni fa, suo padre aveva sposato in seconde nozze la madre di Vana S., infatti, questo era il legame familiare che le univa. 

Mentre la seconda moglie di Qerim B. era ancora in vita, però, Vana aveva già dato alla luce a soli 16 anni il primo dei figli che avrebbe avuto da quello che allora era il suo patrigno. «Mio padre ha già due donne sulla coscienza», rivela Ladina B. 

Nel 2008, infatti, la seconda moglie dell’uomo e madre di Vana S. si era tolta la vita nel giorno stesso in cui Ladina B. aveva scoperto e annunciato alla famiglia che il figlio della sorellastra era del padre. Solo dopo quella tragedia Vana S. e Qerim B. si erano messi ufficialmente insieme. «Spero che sia punito duramente», confessa Ladina B. «È una canaglia!».


*Nomi modificati

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