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GIURAInvestimento mortale, pena più severa, ma scartata l'ipotesi di omicidio intenzionale

06.03.20 - 14:17
L'automobilista è stato così condannato a 35 mesi di cui 17 da scontare
keystone (archivio)
Fonte Ats
Investimento mortale, pena più severa, ma scartata l'ipotesi di omicidio intenzionale
L'automobilista è stato così condannato a 35 mesi di cui 17 da scontare
Al momento della tragedia, l'uomo guidava a velocità eccessiva ed era sotto l'influenza dell'alcol

PORRENTRUY - L'automobilista giurassiano che nel 2016 investì e uccise un 21enne su un passaggio pedonale a Les Emibois (JU) è stato condannato in appello a 35 mesi, di cui 17 da scontare. Il Tribunale cantonale ha inasprito la pena inflitta dalla prima istanza, ma ha scartato l'ipotesi di omicidio intenzionale con dolo eventuale.

La Corte penale lo ha giudicato colpevole di omicidio colposo e di infrazioni della legge federale sulla circolazione stradale. Al momento della tragedia, l'uomo guidava a velocità eccessiva ed era sotto l'influenza dell'alcol. «Questa non è una punizione clemente», ha detto il presidente del tribunale Pascal Chappuis.

I giudici non hanno invece ritenuto l'omicidio intenzionale con dolo eventuale, come richiesto dal Ministero pubblico che proponeva una pena di 6,5 anni di reclusione. In prima istanza l'automobilista era stato condannato a trenta mesi di detenzione, di cui dodici da scontare.

Al momento dell'incidente, intorno all'una di notte, la vettura dell'imputato viaggiava tra gli 80 e i 94 km/h, stando a una perizia tecnica, mentre la velocità massima consentita in quel tratto di strada era di 60. L'auto ha investito il 21enne proiettando il suo corpo a una cinquantina di metri di distanza e per poco non falciava anche l'amica della vittima, che in quel momento stava pure lei attraversando sulle strisce pedonali.

Un secondo automobilista presente quella notte sul luogo della tragedia è stato condannato a una pena pecuniaria di 120 aliquote giornaliere da 100 franchi, sospesa con la condizionale per due anni, per infrazioni alla legge sulla circolazione stradale.

Per quest'ultimo la procura aveva proposto quattro anni di carcere per omicidio colposo e esposizione a pericolo della vita altrui. Il tribunale si è però rifiutato di seguire la tesi secondo cui i due conducenti avevano inscenato una sorta di gara illegale sulla strada pubblica. Non vi sono elementi che accreditino questa ipotesi, ha affermato la corte.

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