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Atterrati in Francia gli svizzeri provenienti dalla Cina

SVIZZERA / FRANCIAAtterrati in Francia gli svizzeri provenienti dalla Cina

02.02.20 - 15:16
Il velivolo, decollato ieri notte da Wuhan, ha toccato terra verso le 14:30 nei pressi di Marsiglia
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Atterrati in Francia gli svizzeri provenienti dalla Cina
Il velivolo, decollato ieri notte da Wuhan, ha toccato terra verso le 14:30 nei pressi di Marsiglia

BERNA - È atterrato attorno alle 14:30 a Istres-Le Tubé, nei pressi di Marsiglia, l'aereo con a bordo alcuni cittadini svizzeri provenienti dalla Cina. Il velivolo è decollato da Wuhan la scorsa notte.

A bordo vi sono cittadini di diversi paesi europei, tra cui svizzeri, francesi, belgi e austriaci. Dopo l'atterraggio nel sud della Francia saranno posti in quarantena per due settimane, verosimilmente in un villaggio vacanze della regione.

Cinque svizzeri - In una nota, un portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha confermato la partenza da Wuhan di cinque svizzeri e dei loro tre più stretti parenti cinesi e l'atterraggio in Francia. Tutti i passeggeri hanno concesso il loro accordo alle condizioni formulate dalle autorità francesi per una partenza organizzata.

Le autorità francesi sono responsabili delle procedure e delle misure mediche a cui i rimpatriati dovranno attenersi, ha ricordato il DFAE, precisando che a causa del numero relativamente esiguo di cittadini svizzeri coinvolti, è stata data priorità alla cooperazione con i Paesi terzi per allestire una partenza organizzata. Berna ringrazia pertanto Parigi per il suo sostegno e assicura che continuerà a seguire da vicino la situazione.

Controlli prima della partenza - I rimpatriati hanno dovuto sottoporsi a controlli sanitari all'aeroporto di Wuhan prima del volo. A bordo dell'aereo hanno indossato maschere, mentre il personale aveva speciali tute protettive.

Non è ancora chiaro dove gli svizzeri troveranno riparo dopo l'atterraggio. Una parte di questi ultimi sarà ospitata presso l'Ensop (Ecole nationale supérieurs des officiers de sapeurs-pompiers), un centro che dispone di 500 monolocali nel comune di Aix-en-Provence, dove resteranno in quarantena per 14 giorni.

Il ministro degli esteri elvetico, Ignazio Cassis, ha da parte sua ringraziato in un tweet il suo omologo francese, Jean Yves Le Drian, e il Centro di crisi e di sostegno francesi per il loro supporto. L'A380 della compagnia Hi Fly Malta trasportava passeggeri provenienti da 30 Paesi europei, in particolare Francia, Austria e Belgio, ha precisato Le Drian.

Cinesi in Svizzera, nessun pericolo - Intanto l'ambasciatore cinese a Berna, Geng Wenbing, in un'intervista pubblicata oggi dalla NZZ am Sonntag ha tenuto a rassicurare la popolazione. Nonostante la rapida diffusione del coronavirus e la segnalazione di persone contagiate in oltre venti Paesi, i cinesi attualmente in Svizzera non rappresentano alcun pericolo, ha affermato.

Tutti i turisti e residenti cinesi che si trovano nella Confederazione sono stati contattati, ha precisato il responsabile della missione diplomatica cinese in Svizzera. Sul territorio elvetico sono rimasti solo pochi turisti. Per i cittadini cinesi è stata istituita una linea telefonica attiva 24 ore su 24.

Inoltre, «tutti i membri dell'ambasciata devono rimanere a casa per 14 giorni al loro ritorno dalla Cina», ha proseguito Wenbing. Il ricevimento per il capodanno cinese previsto inizialmente l'8 febbraio è stato annullato per motivi precauzionali. Al momento non è consigliabile riunire centinaia di persone in una sola stanza, ha rilevato l'ambasciatore.

Alla domanda sul perché Air China continui a mantenere tre voli alla settimana tra Ginevra e Pechino quando Swiss li ha sospesi, Wenbing ha risposto che il suo Paese deve mantenere una linea di trasporto aperta. Nel contempo la salute della popolazione viene garantita: a tutti i passeggeri viene misurata la febbre al momento dell'imbarco e dello sbarco.

Finora il Consiglio federale non ha emesso restrizioni di viaggio. Ciò significa, precisa Wenbing, che la Svizzera ha fiducia nella gestione cinese della crisi.

 

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