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SVIZZERAFerì la moglie con martello e coltello: condannato a 7 anni

10.01.20 - 17:57
Anche se non voleva uccidere la consorte le ha sconvolto la vita «considerevolmente», ha decretato il giudice
Depositphotos (Elanceva)
Ferì la moglie con martello e coltello: condannato a 7 anni
Anche se non voleva uccidere la consorte le ha sconvolto la vita «considerevolmente», ha decretato il giudice

BERNA - Un uomo che nel 2010 aveva ferito la moglie a colpi di martello e a coltellate è stato condannato oggi in primo grado a sette anni di reclusione. Secondo il Tribunale regionale di Berna-Mittelland, sebbene non abbia subito lesioni mortali, la donna ha visto la propria vita considerevolmente sconvolta dall'aggressione.

Dopo il fatto, verificatosi il 9 novembre 2010, la vittima, oltre a convivere con la paura, deve sottoporsi a trattamenti psicologici. La sentenza si situa a metà strada fra l'assoluzione domandata dalla difesa e la richiesta di 13 anni di carcere della procura. Non è ancora chiaro se le parti intendano presentare ricorso.

Il presidente della corte non ha accusato l'imputato, un africano, di avere l'intenzione diretta di ammazzare la consorte. Tuttavia, ha spiegato, chiunque colpisca dietro la testa una persona con un martello, la accoltelli alla parte superiore del corpo e tenti di soffocarla, sa che rischia di ferirla gravemente o ucciderla.

L'uomo, che dovrà anche risarcire la vittima sborsando 30'000 franchi, è stato riconosciuto colpevole per eventuale tentato omicidio intenzionale e tentato incendio intenzionale. La corte ha ritenuto le dichiarazioni della moglie credibili e autentiche, contrariamente a quelle del protagonista della vicenda, al quale è anche stata rimproverata l'assenza di rimorso.

Il giorno dell'aggressione, la donna, di origine portoghese, si era recata nell'appartamento dell'uomo per ritirare la posta. La coppia si era separata un mese prima. Ne è seguita una discussione nel corso della quale l'imputato ha sferrato due martellate alla nuca della consorte.

Dopo averla gettata a terra, l'ha poi ferita più volte con un coltello. Secondo la ricostruzione dell'accusa, la donna ha cercato di fuggire, ma davanti alla porta chiusa a chiave è stata raggiunta dal suo carnefice, che le ha serrato fortemente la gola. In un secondo momento è riuscita però a scappare da una finestra.

A quel punto, l'africano ha cercato di dar fuoco alla propria abitazione e di provocare un'esplosione maneggiando una bombola di gas. Durante le operazioni di evacuazione dello stabile, è scoppiato un incendio e l'imputato si è buttato dal balcone da un'altezza di 15 metri, rimanendo gravemente ferito.

L'uomo è rimasto in detenzione preventiva per poco più di un mese. Dopo di che si sono perse le sue tracce fino al 2017, quando è stato fermato in Francia, da dove è stato estradato verso la Svizzera.

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