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BASILEA CAMPAGNATentato attacco piromane a un macello islamico

06.01.20 - 10:06
In una fabbrica "halal" di Buckten sono state rinvenute bombe incendiarie. Dietro ci sarebbero persone vicine all'estrema sinistra
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La fabbrica colpita vista dall'alto
La fabbrica colpita vista dall'alto
Tentato attacco piromane a un macello islamico
In una fabbrica "halal" di Buckten sono state rinvenute bombe incendiarie. Dietro ci sarebbero persone vicine all'estrema sinistra

BUCKTEN (BL) - Tentato attacco piromane a un macello che produce e commercia carne “halal” a Buckten, nel cantone Basilea Campagna. Come indicato dalla polizia in un comunicato, all’interno della struttura sono state trovate diverse bombe incendiarie inesplose. I responsabili sarebbero legati ad ambienti dell’estrema sinistra, che avrebbero motivato l’operazione con la presunta vicinanza del produttore al presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Domenica poco prima delle 14 la polizia è stata informata di un attacco piromane all’azienda Halal Schlachthof und Fleischhandel di Buckten (BL). Un primo sopralluogo al macello che produce carne rispettosa delle prescrizioni islamiche ha permesso di escludere la presenza di un incendio. Un’ispezione più approfondita, tuttavia, ha consentito di rinvenire nei locali della struttura diverse bombe incendiare inesplose.

A far scattare l’intervento degli agenti è stato uno scritto - ricevuto da almeno una redazione giornalistica e circolato su alcune piattaforme web di estrema sinistra - in cui ignoti spiegano le ragioni dell’operazione: «Il nostro obiettivo era produrre danni economici più gravi possibili al proprietario della fabbrica di carne», si legge nel testo citato da 20 Minuten. Lo stesso è accusato di essere un importante sostenitore del «blocco fascista in Turchia», ovvero del presidente Recep Tayyip Erdogan. «Con il fuoco appiccato - scrivono gli autori del testo come se l’attacco fosse andato a buon fine - ci vendichiamo contro di lui. Lotta al fascismo ovunque!». Lo scritto fa riferimento anche alla controversa visita del presidente turco a Ginevra del dicembre scorso.     

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