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GRIGIONISi è conclusa l'inchiesta sull'appaltopoli dei Grigioni

26.11.19 - 10:15
Al centro della vicenda l'imprenditore Adam Quadroni "pentito" di un cartello in Bassa Engadina, molte le critiche all'operato della polizia
Keystone
Adam Quadroni
Adam Quadroni
Si è conclusa l'inchiesta sull'appaltopoli dei Grigioni
Al centro della vicenda l'imprenditore Adam Quadroni "pentito" di un cartello in Bassa Engadina, molte le critiche all'operato della polizia

COIRA - La Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) aperta nei Grigioni sulle intese cartellistiche emerse in ambito edilizio solleva una serie di dubbi sull'agire della polizia cantonale nelle operazioni condotte sul conto dell'uomo che ha fatto emergere la vicenda.

La CPI nominata per la prima volta nella storia dei Grigioni dal Gran consiglio per fare luce sugli accordi cartellari emersi nel giugno 2017 ha presentato oggi a Coira un rapporto di 270 pagine.

Sul caso si ricorda che la Commissione federale della concorrenza aveva già inflitto una multa di 7,5 milioni di franchi a sette imprese sospettate di aver manipolato i contratti nel campo del genio civile.

Ebbene, i cinque membri che compongono la CPI sono riusciti a ricostruire le tre operazioni di polizia condotte sul conto dell'imprenditore Adam Quadroni, l'uomo che ha portato a dominio pubblico il cartello edilizio esistente nella Bassa Engadina (di cui lui stesso era stato membro in precedenza).

Azioni volte a indagare sul conto del "whisteblower" (ovvero colui che ha segnalato i casi di corruzione), giustificate con la sua difficile situazione personale: il rischio di suicidio apparso verso la metà giugno 2017.

Quadroni, risulta dal rapporto, è stato condotto con la forza in un ospedale psichiatrico da un'unità speciale della polizia, era bendato. La CPI è così giunta alla conclusione che Quadroni e sua sorella sono stati oggetto di interferenze illegali, a volte sproporzionate, lesive della loro libertà personale.

Le opinioni tuttavia divergono sul reale grado di violenza. Oltre alla polizia cantonale hanno giocato un ruolo importante anche l'Autorità di protezione dei minori e degli adulti e il Servizio sociale.

Comandante di polizia criticato

Dal rapporto emerge che Walter Schlegel, il comandante della polizia cantonale grigionese, non avrebbe dedicato la necessaria attenzione al caso, mentre da parte sua Schlegel accusa la CPI di non aver compreso la sua effettiva responsabilità.

Lacune sono emerse anche riguardo l'agire del medico intervenuto e dell'autorità di protezione poiché, nonostante i ripetuti riferimenti, non ha mai aperto procedimenti sulla famiglia Quadroni.

Per questi motivi la CPI presenta anche una serie di raccomandazioni, proponendo la creazione di un team per la gestione cantonale dei rischi. Il rapporto della CPI sarà portato all'attenzione del Gran consiglio nella sessione di dicembre.

Si attendono però altri sviluppi già a breve. Il governo cantonale ha infatti annunciato un'altra conferenza stampa indetta per domani in cui saranno presentati i risultati di una seconda inchiesta voluta dal Governo retico per fare piena luce sulla vicenda e condotta dall'ex procuratore del Canton Zurigo Andreas Brunner.

Il lavoro della prima CPI grigionese non è peraltro terminato con la pubblicazione del rapporto. Occorrerà infatti verificare se vi siano delle responsabilità a livello dipartimentale in relazione agli accordi cartellari.

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