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SVIZZERA / ITALIALuca Mongelli compie 25 anni, per lui nessuna giustizia

17.10.19 - 10:16
Pare che gli interrogativi sull'aggressione subita nel febbraio 2002 a Veysonnaz (VS) non troveranno mai risposta. Il giovane, oggi 25enne, resterà disabile a vita
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Luca Mongelli compie 25 anni, per lui nessuna giustizia
Pare che gli interrogativi sull'aggressione subita nel febbraio 2002 a Veysonnaz (VS) non troveranno mai risposta. Il giovane, oggi 25enne, resterà disabile a vita

SION - Sembra voler volgere verso uno spiacevole epilogo il caso di Luca Mongelli, il bimbo di 7 anni che nel 2002 venne trovato mezzo nudo e sdraiato nella neve in stato di ipotermia a Veysonnaz, nel vallese.

Il 22 novembre, infatti, la vittima di quell'aggressione compirà 25 anni, età in cui la legge svizzera prevede la prescrizione di alcuni reati commessi contro i fanciulli.

Cieco e quadriplegico dopo la tragedia, Luca vive in Italia con sua madre e continua i suoi studi. La possibile chiusura dell'incarto, ovviamente, lascia l'amaro in bocca sia ai familiari che all'opinione pubblica.

Intervento di terzi - Fin dall'inizio il cane Rocky, un pastore tedesco di sette mesi con cui Luca e suo fratello Marco erano andati a fare una passeggiata, è stato considerato il principale protagonista della vicenda. Non avrebbe attaccato Luca, ma avrebbe avuto con lui almeno una «interazione eccessiva e incontrollata» secondo il professor Patrice Mangin, allora direttore del Centro di medicina legale dell'Università di Losanna.

La tesi del cane non ha mai convinto la famiglia e alcuni specialisti di canidi. Perfino la giustizia non ha mai escluso l'intervento di terzi nell'aggressione del bambino.

Luca testimonia - Nel gennaio 2012, durante una conferenza stampa, l'allora vice procuratore generale Nicola Dubuis ha dichiarato che gli alibi degli adolescenti sospettati di aver assistito ai fatti sono stati verificati. E che nulla indica la loro presenza sul posto.

Per Fred Reichenbach, detective privato ed ex ispettore di polizia a Ginevra, i controlli non sono stati condotti seriamente. A diciassette anni di distanza, crede ancora all'aggressione da parte di un gruppo di adolescenti.

A margine della conferenza stampa del 2012, Luca testimonia di fronte a un corposo numero di giornalisti. Spiega che quel giorno stava giocando con il suo cane e il suo fratellino quando «la gente è arrivata. Hanno iniziato a spogliarmi e picchiarmi (...). Sono dieci anni che ripeto la stessa cosa e non mi credono».

Disegno del fratellino - Sospese nel 2004 per mancanza di accusati, le indagini sono state riaperte nel 2010. Il ministero pubblico decide di far fare un disegno al fratellino Marco. Nel disegno si vedono tre persone che attaccano Luca, Marco nascosto dietro un albero e il cane Rocky che sta attaccando uno degli aggressori.

I quattro esperti ritengono che il disegno non sia utilizzabile. Nel loro rapporto, ricordano che Marco ha cambiato più volte la sua versione e sottolineano i fenomeni di «contaminazione della memoria» che, secondo loro, hanno sicuramente influenzato la narrazione non verbale rappresentata dal disegno di Marco.

Nel 2011, una Commissione stima che la prima fase delle indagini sul caso Luca è stata «affrettata, povera di indizi e condotta con insufficiente curiosità».

Nuove analisi - Nel gennaio 2013, gli esperti italiani incaricati dalla famiglia di Luca escludono l'aggressività del cane. Non forniscono una spiegazione definitiva di ciò che è accaduto, ma credono che i progressi della scienza potrebbero aprire nuove strade.

Nell'aprile 2013, il pubblico ministero vallesano dichiara che condurrà ulteriori interrogatori ed effettuerà nuove analisi del DNA. Queste nuove indagini, però, non sono riuscite a far avanzare il caso.

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COMMENTI
 

volabas 4 anni fa su tio
Perché non credono a Luca? Ha sempre dato la sua versione, e pur ovviamente non conoscendo i fatti mi sembra la piu' plausibile ; si protegge qualcuno di intoccabile? Gente importante che ha protetto i colpevoli, perché magari ricattata a sua volta? Sono moderatamente ottimista pensando che un segreto cosi' sia svelato magari da qualche scrupolo di coscienza da parte di chi è stato implicato. Alle volte i rimorsi sono insopportabili.

tazmaniac 4 anni fa su tio
una delle tante dimostrazioni che anche la giustizia svizzera funziona con il modello mafioso. Evidente e chiaro chi siano i colpevoli... ma come al solito c'est l'argent qui fait la guerre...schifo... Basterebbe ragionare su unacosa, come fa un cane a ridurre così un ragazzo...ma la ragione pare non sai molto presente nei pubblici ministeri...

Mag 4 anni fa su tio
Per rimediare agli errori si deve essere consapevoli del fatto che si sono commessi degli errori e in "fin di vita" non si diventa più consapevoli di prima: Il disumano rimane disumano (quello che vedi nei film è "fiction").

matteo2006 4 anni fa su tio
La prescrizione forse porterà a galla la verità finalmente.

centauro 4 anni fa su tio
Dall'età di 7 anni tetraplegico e cieco, inaccettabile! La vita di un ragazzino rovinata per sempre e gli aggressori impuniti, speriamo nella giustizia divina!

KilBill65 4 anni fa su tio
Questo caso lo seguo da anni….Provo un grande senso d' ingiustizia, rabbia, per il povero Luca ed i suoi famigliari. Trovo comunque ingiusto questo silenzio sia dai colpevoli e di dovrebbe occuparsi della legge, della verita' nascosta fino adesso!!!.....Comunque dico ai suoi famigliari con Luca, non mollate mai, dovete sperare che forse un giorno avremo giustizia, da una persona onesta e pulita che ha voglia di fare sul serio....

MIM 4 anni fa su tio
E' davvero scandalosa questa storia, inconcepibile e assolutamente non giustificabile in un paese come la Svizzera. Sin dall'inizio è apparso chiaro il tentativo di insabbiare tutto. Che rabbia!

spank77 4 anni fa su tio
Come possono i colpevoli vivere una vita normale ? Come possono sentirsi umani ? Perché umani non lo saranno mai fino a quando non diranno la verità. Continuate sempre voi giornalisti a scrivere e riprendere il caso anche negli anni futuri...chi ha commesso questo atroce delitto merita di essere perseguitato per tutta la vita. Un giorno i loro stessi figli diranno leggendo un articolo sul giornale o alla televisione sulla vicenda Mongelli diranno "che mostri "

Mag 4 anni fa su tio
Risposta a spank77
Esistono persone che non ambiscono affatto ad essere umani o normali, anzi ambiscono l'opposto. Altrimenti come ti spieghi anche il semplice fatto che lo "sterco del demonio (il vile denaro)" sia diventato il "nuovo Dio"?

spank77 4 anni fa su tio
Risposta a Mag
Hai ragione Mag, ma penso che verso la fine della propria vita anche i più disumani diventano umani. Però poi e troppo tardi per rimediare ai propri errori. Il dopo ... il grande mistero della universo.
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