Cerca e trova immobili

ARGOVIAPrometteva il blocco delle chiamate pubblicitarie, condannata

16.10.19 - 16:41
La Geminis Marketing Gmbh è stata ritenuta colpevole di concorrenza sleale. L'atto d'accusa elenca i nomi di oltre 240 persone che hanno ricevuto telefonate indesiderate
Keystone - foto d'archivio
Prometteva il blocco delle chiamate pubblicitarie, condannata
La Geminis Marketing Gmbh è stata ritenuta colpevole di concorrenza sleale. L'atto d'accusa elenca i nomi di oltre 240 persone che hanno ricevuto telefonate indesiderate

ZOFINGEN - Un tribunale argoviese ha giudicato in prima istanza colpevoli di concorrenza sleale i responsabili di una società di telemarketing che - ironia della sorte - promette, dietro compenso, il blocco delle chiamate pubblicitarie indesiderate.

La società in questione è la Geminis Marketing Gmbh, che aveva la sede a Zofingen (AG). L'imputato principale, un cittadino italiano di 33 anni, si è visto infliggere una pena detentiva di 30 mesi, di cui sei da scontare e i rimanenti 24 sospesi con la condizionale per un periodo di prova di due anni.

Il dibattimento, durato tre giorni, si è tenuto agli inizi di settembre. Con la sentenza resa nota oggi dalla rubrica "Espresso" di Radio SRF - di cui Keystone-ATS ha ottenuto una copia - il Tribunale distrettuale di Zofingen (AG) ha ampiamente seguito le richieste del Ministero pubblico, ordinando anche la confisca dei depositi bancari della società, per una somma di circa 200'000 franchi.

Altri due coimputati sono inoltre stati condannati a pene con la condizionale di 18 e rispettivamente 15 mesi, come pure a multe fra i 3000 e i 3500 franchi, per violazioni alla legge sulla concorrenza sleale.

Le condanne non sono ancora definitive. E c'è da supporre che la difesa farà appello davanti al Tribunale cantonale di Argovia. Nel corso del dibattimento i legali dei tre imputati ne avevano chiesto l'assoluzione, sostenendo che questi non possono essere ritenuti responsabili per le chiamate pubblicitarie fatte da un call center di Pristina, in Kosovo.

La società continua peraltro a gestire il sito web werbesperre.ch (con lo slogan "Ihr Schutz vor Werbeschmutz": in italiano "La sua protezione contro la sporcizia pubblicitaria") e ad offrire un abbonamento annuale ("membership") al prezzo di 129 franchi, IVA compresa.

240 reclami alla Seco - All'origine del procedimento aperto dal Ministero pubblico argoviese c'è stata una denuncia della Segreteria di Stato dell'economia (Seco), la quale ha ricevuto numerosi reclami da parte di clienti scontenti.

L'atto d'accusa elenca i nomi di oltre 240 persone che hanno ricevuto telefonate indesiderate tra maggio 2015 e novembre 2016, malgrado l'asterisco sull'elenco telefonico che stava ad indicare la volontà di non ricevere chiamate pubblicitarie.

Oltre alle telefonate indesiderate, queste persone sono state forzate con l'inganno a stipulare contratti per il blocco delle chiamate pubblicitarie: gli agenti del call center richiedevano una promessa verbale per l'invio di materiale informativo sulla Geminis, salvo spedire poi agli interessati fatture per l'abbonamento e i relativi solleciti di pagamento.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE