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LUCERNA«Violenza per educare le donne», licenziato l'imam

16.10.19 - 10:21
L'iracheno aveva dichiarato in una preghiera che il ricorso a colpi leggeri nei confronti di una consorte indisciplinata può essere considerato lecito qualora il dialogo non dovesse avere effetto
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«Violenza per educare le donne», licenziato l'imam
L'iracheno aveva dichiarato in una preghiera che il ricorso a colpi leggeri nei confronti di una consorte indisciplinata può essere considerato lecito qualora il dialogo non dovesse avere effetto

KRIENS - L'imam della moschea "Dar Assalam" di Kriens (LU), salito alla ribalta per un sermone in cui avrebbe giustificato la violenza sulle donne a scopo educativo, non può più lavorare. Il consiglio dell'associazione che gestisce la moschea ha deciso di licenziarlo.

L'uomo, un iracheno di 38 anni, avrebbe dichiarato ai fedeli, in una preghiera del venerdì tenuta agli inizi di agosto, che il ricorso a colpi leggeri nei confronti di una consorte indisciplinata può essere considerato lecito qualora altre misure, come il dialogo, non dovessero avere effetto.

Sulla vicenda ha riferito il 7 ottobre la SonntagsZeitung e la scorsa settimana l'imam è stato fermato, interrogato e rilasciato. La Procura di Lucerna ha avviato un'indagine nei suoi confronti.

In una nota, l'associazione "Dar Assalam" indica oggi di aver licenziato l'imam «per rispetto delle Costituzioni della Svizzera e del canton Lucerna». Precisando che nei confronti del 38enne vale la presunzione d'innocenza, l'associazione scrive che nella moschea non si può diffondere odio, agitazione e violenza. I responsabili di "Dar Assalam" non intendono aprire le porte a predicatori radicali, ma vogliono un luogo di culto aperto alla preghiera per tutti.

L'associazione "Dar Assalam" fa capo alla Comunità Islamica di Lucerna (IGL), la quale riunisce otto associazioni islamiche. Nel cantone di Lucerna vivono circa 20'000 musulmani. La IGL ha preso posizione una settimana fa sulla vicenda distanziandosi dalle «prediche che invocano il crimine o la violenza».

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