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ZURIGO«È stato terribile vedere il suo cadavere»

06.10.19 - 08:08
Trascinato da un treno, un giovane kosovaro ha perso la vita due settimane fa a Zurigo. Suo papà è deceduto qualche giorno più tardi
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«È stato terribile vedere il suo cadavere»
Trascinato da un treno, un giovane kosovaro ha perso la vita due settimane fa a Zurigo. Suo papà è deceduto qualche giorno più tardi

ZURIGO - F.N. ha ricordato, emozionata, la morte del fratello L.N. e del padre H.N. Il 20enne è deceduto il 21 settembre dopo essere stato trascinato da un treno sotto gli occhi della sua famiglia. Suo papà, scioccato da quella scena, è morto cinque giorni più tardi a causa di un ictus. 

«È stato orribile vedere il corpo di mio fratello in quelle condizioni» racconta F.N., 23 anni, che non riesce a staccare gli occhi dalla foto del fratello. «Sono distrutta, non riesco a trovare le parole per quello che è successo». La ragazza ha anche perso il papà qualche giorno dopo l’incidente, e secondo lei sarebbe stato proprio lo shock della morte del figlio ad ucciderlo. 

Funerali - Mercoledì padre e figlio sono stati sepolti nel loro paese natale, in Kosovo. Alcuni membri della famiglia non hanno però potuto assistere ai funerali perché sono richiedenti l’asilo in Svizzera. Ed è anche il caso di F.N., sorella e figlia delle vittime. «È stato molto difficile per me. Ero sempre con mio papà e mio fratello, ma non ho avuto il diritto di fare questo ultimo viaggio con loro» racconta a 20 Minuten. 

Anche la sorella - F.N. aveva un legame molto forte con i membri della sua famiglia. «Mi sono sempre occupata io di loro» racconta. Suo fratello era autistico e suo papà era gravemente malato, e insieme vivevano in Svizzera da cinque anni. 

Ma due anni fa la famiglia ha conosciuto un primo shock: «La mia sorellina si è suicidata» prosegue. Grazie all’aiuto psicologico, F.N. è riuscita a trovare un nuovo equilibrio. Ma la morte del fratello e del padre la stanno mettendo a dura prova: «È la cosa peggiore che poteva capitarmi». 

Forza - «Mio papà mi diceva sempre che potevo fare tutto ciò che volevo, e questo mi incoraggia a farmi forza, anche se so che loro non ci saranno più». La ragazza ha iniziato una formazione da infermiera in agosto, e spera di trovare presto un posto di lavoro. «Sarebbe bello se potessi aiutare gli altri».

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