Tutto è iniziato con un'auto sul marciapiede. Per l'accusa è «un'aggressione sconsiderata e violenta» e chiede 11 mesi di carcere
ZURIGO - Un'esplosione di violenza, all'improvviso e per un motivo apparentemente futile che è costata la vita, a novembre del 2017, a un 79enne zurighese. Si apre questo giovedì a Zurigo un processo che ha dell'assurdo.
Tutto era iniziato, racconta 20 Minuten, con un'auto parcheggiata sul marciapiede che aveva fatto scattare un diverbio. Secondo un 55enne residente nel quartiere di Saatlen (ZH), infatti, la vettura dell'anziano lì proprio non ci doveva stare.
Dopo le prime male parole, ricorda un testimone, sono scattate le urla e poi – da parte del più giovane dei due – le percosse. Tre pugni al volto e poi, quando l'altro si era accasciato a terra, i calci.
Dopo i colpi la vittima ha provato a rialzarsi e a parlare ma poi è nuovamente crollato, morendo. Stando all'autopsia la causa del decesso sarebbe stata un'insufficienza cardiaca acuta. Visto l'esito, l'uomo è scappato a bordo del suo veicolo ma è poi stato rintracciato dalla polizia.
Per l'aggressione «sconsiderata e violenta», l'accusa richiede undici mesi di carcere.