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ZURIGOPicchiatore tedesco espulso

11.04.19 - 17:00
Il 29enne non ha una residenza permanente in Svizzera e nemmeno un posto di lavoro. Nulla si oppone quindi alla sua espulsione
tipress (archivio)
Picchiatore tedesco espulso
Il 29enne non ha una residenza permanente in Svizzera e nemmeno un posto di lavoro. Nulla si oppone quindi alla sua espulsione

ZURIGO - Un cittadino tedesco di 29 anni condannato per aggressione sarà espulso dalla Svizzera in virtù della norma sui criminali stranieri. In seguito a una sentenza del Tribunale federale, il Tribunale cantonale di Zurigo ha ribaltato la sua precedente decisione.

Nell'ottobre di due anni fa, la corte cantonale aveva invece stabilito che nel caso specifico i diritti sanciti dall'accordo sulla libera circolazione prevalevano sulla norma di applicazione dell'iniziativa UDC sull'espulsione dei criminali stranieri, approvata in votazione popolare nel novembre 2010.

Il Ministero pubblico aveva quindi fatto ricorso al Tribunale federale, che lo scorso novembre ha obbligato la corte cantonale a rivedere la sua decisione.

I giudici di Mon Repos sono in particolare arrivati alla conclusione che i principi dell'accordo con l'Ue non sono in contrasto con la norma in vigore dal primo ottobre 2016. Il cittadino tedesco non ha una residenza permanente in Svizzera e nemmeno un posto di lavoro. Nulla si oppone quindi alla sua espulsione.

Il giovane uomo - figlio di cittadini tedeschi che risiedono in Svizzera - aveva preso parte nel febbraio del 2017 ad una spedizione punitiva contro una persona. Il Tribunale distrettuale di Winterthur lo ha condannato in prima istanza ad una pena detentiva di 8 mesi sospesi con la condizionale.

Tenendo conto che l'aggressione figura sulla lista dei reati per i quali l'articolo 66a del Codice penale prevede "l'espulsione obbligatoria", il tribunale aveva inoltre deciso l'espulsione dalla Svizzera per un periodo di 5 anni. La nuova sentenza del Tribunale cantonale lo obbliga inoltre a sobbarcarsi 2500 franchi di spese

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