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Utilizzato per la ricerca dall'università di Basilea, l'impianto era fuori servizio ormai dal 2013 e può essere formalmente disattivato. L'uranio è già stato rispedito negli Stati Uniti
BASILEA - Il più vecchio reattore nucleare in Svizzera, un impianto di ricerca dell'Università di Basilea, può essere formalmente disattivato. L'ateneo ha ricevuto l'avallo dell'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN).
L'impianto era fuori servizio ormai dal 2013, si legge in un comunicato odierno dell'autorità federale. Il 23 febbraio scorso è arrivata l'approvazione dello spegnimento definitivo e nel frattempo sono passati anche i 30 giorni del termine di ricorso.
Il dipartimento di fisica dell'Università ha utilizzato il reattore fra il 1959 e il 2013. La fisica nucleare sperimentale ora però non è più un punto focale dell'ateneo basilese. Per lo smantellamento dell'impianto il governo cantonale di Basilea Città ha stanziato dieci milioni di franchi.
Le operazioni di smantellamento dovrebbero terminale entro il 2020. Le misure di decontaminazione e le misurazioni per verificare il loro successo saranno gestite dall'Università. L'uranio utilizzato è già stato rispedito negli Stati Uniti, da dove proveniva il reattore, nel 2015.
