Cerca e trova immobili

VAUDDonna annegata, quattro richiedenti l'asilo a processo

26.03.19 - 12:25
Il cadavere della donna era stato trovato ai bordi del Lemano. Tra i capi d'accusa spiccano l'omissione di soccorso, le lesioni semplici, minacce e atti sessuali con persone incapaci di discernimento
Keystone (archivio)
I quattro imputati avevano passato parte della notte precedente in compagnia della vittima
I quattro imputati avevano passato parte della notte precedente in compagnia della vittima
Donna annegata, quattro richiedenti l'asilo a processo
Il cadavere della donna era stato trovato ai bordi del Lemano. Tra i capi d'accusa spiccano l'omissione di soccorso, le lesioni semplici, minacce e atti sessuali con persone incapaci di discernimento

RENENS - Quattro richiedenti asilo maghrebini sono a processo da oggi a Renens, nel canton Vaud, per la morte - in circostanze non chiarite - di una vallesana di 27 anni, il cui cadavere era stato trovato ai bordi del lago Lemano, a Vevey (VD), il 10 marzo 2018 di primo mattino da una passante.

I quattro imputati sono un marocchino, un tunisino e due algerini di 32, 31, 29 e 26 anni. Tre di loro alloggiavano in un centro dell'Istituto vodese d'accoglienza dei migranti (EVAM) a Vevey. I quattro avevano passato parte della notte precedente il ritrovamento del cadavere in compagnia della vittima e due o tre di loro avevano avuto rapporti sessuali con lei, approfittando del fatto che era ubriaca e sotto l'effetto di farmaci.

Il Tribunal d'arrondissement dell'Est vodese li giudica per diversi capi d'accusa, tra i quali - a vario titolo - infrazione della legge federale sugli stupefacenti, lesioni semplici, omissione di soccorso, minacce e atti sessuali con persone incapaci di discernimento o atte a resistere. Per quest'ultimo reato soltanto il codice penale commina una pena fino a 10 anni di carcere (o anche una semplice pena pecuniaria).

L'inchiesta aveva permesso di identificare i quattro maghrebini e di incarcerarli a fine aprile 2018. L'atto d'accusa spiega che la giovane donna, transessuale, era in preda ai fumi dell'alcol e che aveva ingerito farmaci sedativi e antidepressivi la notte del dramma. La sua capacità di discernimento era gravemente alterata.

La donna aveva incontrato due degli imputati il venerdì 9 marzo verso le 19 davanti al centro EVAM di Vevey: lei stava scolandosi una bottiglia di rum, loro fumavano cannabis ai bordi del lago. I due hanno avuto con la donna rapporti sessuali: tracce del loro Dna sono state trovate nelle sue parti intime e sotto le unghie.

Un terzo richiedente asilo è a sua volta accusato di aver avuto rapporti sessuali con la vittima, ma nessuna analisi è stata in grado di provarlo. L'uomo afferma di essersi limitato a baciarla sulla bocca e di averle accarezzato il seno. Il pubblico ministero lo accusa anche di aver incitato il quarto maghrebino ad avere a sua volta rapporti sessuali con la donna in cambio di cocaina.

Sempre secondo l'atto d'accusa, entrambi hanno poi lasciato la donna sulle rive del lago. Una decina di minuti più tardi sono tornati sul posto e hanno trovato il corpo della ragazza galleggiante nell'acqua, che aveva una temperatura di 7 gradi, a pochi metri dalla riva. Invece di prestare soccorso i due le hanno rubato il telefonino e si sono dileguati.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE