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BERNARagazza cerca un lavoro, ma le propongono rapporti sadomaso

11.03.19 - 21:31
Un reclutatore 39enne ha bombardato di messaggi spinti una disoccupata di 23 anni. Dopo la denuncia l'uomo è stato condannato a pagare 1'200 franchi. Una pena che la giovane ritiene troppo lieve
Ragazza cerca un lavoro, ma le propongono rapporti sadomaso
Un reclutatore 39enne ha bombardato di messaggi spinti una disoccupata di 23 anni. Dopo la denuncia l'uomo è stato condannato a pagare 1'200 franchi. Una pena che la giovane ritiene troppo lieve

BERNA - «Mi ha detto che ero bella e che avrebbe voluto pagarmi per avere dei rapporti sadomaso». La ricerca di lavoro di una giovane bernese di 23 anni non è andata esattamente a buon fine.

Il caso - rivelato oggi dal Blick - risale allo scorso dicembre quando la ragazza riceve uno strano messaggio da un uomo che afferma di lavorare presso un piccolo ufficio di collocamento di Thun. Ma la proposta dello sconosciuto non ha nulla a che fare con una normale offerta d'impiego. «Mi ha proposto 200 franchi all'ora per del sadomaso. È stato scandaloso e perverso». Arrabbiata, la giovane - di professione giardiniera - ha subito fatto capire all'uomo di non essere interessata. Ma invano. Perché lo sconosciuto ha continuato imperterrito a scriverle. E ad insistere. Per tutta la sera.

Dopo averla bombardata di messaggi - tutti rimasti senza risposta - l'uomo finalmente si stanca e termina di importunare la ragazza. Un pentimento tardivo che però non salva il collocatore che il giorno seguente viene denunciato dalla ragazza per molestie sessuali. Qualche mese dopo la giustizia fa il suo corso e il 39enne viene condannato a pagare 1'200 franchi. Una pena che però la giovane ritiene troppo lieve: «Il suo nome non comparirà nemmeno sul casellario giudiziale. Non è giusto».

Intanto il Blick - grazie a delle ricerche -  ha scoperto il modo con cui il collocatore ha reperito il numero della giovane. La 23enne - alla ricerca di un lavoro - aveva infatti lasciato tutti i suoi dati sul portale travail.swiss, gestito dalla Segreteria di Stato dell'economia (Seco). Contattata la direzione dell'amministrazione federale dell'economia ha confermato di essere a conoscenza della vicenda e sta verificando se possano esserci gli estremi per escludere il piccolo ufficio di collocamento di Thun dal proprio portale. Il condannato - da parte sua - ha preferito non commentare.

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