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Il presunto autore dell'uccisione di una trentenne keniana nel 2017 è un americano di 31 anni che era stato arrestato nell'appartamento dove si era consumata la tragedia
BERNA - La procura regionale del Giura bernese-Seeland ha avanzato l'accusa di assassinio, o in subordine di omicidio intenzionale, per l'uccisione di una trentenne keniana avvenuta all'inizio del 2017 a Reconvilier. L'imputato è un americano, arrestato senza che opponesse resistenza nell'appartamento dove era successo il fatto di sangue, i cui motivi non sono chiari.
Lo riferisce un comunicato odierno della procura regionale e della polizia cantonale nel quale si precisa che il processo dovrebbe aprirsi in giugno a Moutier.
Il 25 gennaio del 2017 alle sette di sera, la polizia cantonale bernese era stata allarmata per una violenta lite in corso in un appartamento a Reconvilier. Gli agenti giunti sul posto avevano trovato l'americano ferito e la keniota morta per ferite da punta e da taglio.
La procura ritiene che l'uomo, 31enne al momento dei fatti, si sia procurato da sé le ferite dopo aver ucciso la donna; fatto che egli nega.
Fra le imputazioni nei suoi confronti c'è anche quella di sequestro di persona, poiché la procura ritiene che la vittima al momento del delitto non volesse rimanere nell'appartamento, ha detto all'ATS Raphaël Arn, incaricato del caso.
Quest'ultimo non si è espresso sul rapporto che intercorreva tra i due, e che sarà oggetto di discussioni in occasione del processo. Poco dopo il fatto di sangue gli inquirenti hanno semplicemente riferito che i due si conoscevano.
