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ITALIA/SVIZZERASvizzero deceduto a Courmayeur, trovato sotto oltre due metri di neve

04.02.19 - 21:48
Il recupero è stato molto complicato anche a causa del maltempo
Keystone
Svizzero deceduto a Courmayeur, trovato sotto oltre due metri di neve
Il recupero è stato molto complicato anche a causa del maltempo

COURMAYEUR - Erano sepolti sotto oltre due metri di neve, in fondo ad uno dei tanti canali che dalla cresta dello Youla scivolano nella val Veny, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco. Per gli appassionati di sci fuoripista quella è una sorta di Eldorado, per gli esperti è una discesa da affrontare solo in condizioni ideali. Così, ogni anno, sono in tanti a farsi male lassù.

Per recuperare i corpi di due sciatori inglesi, uno dei quali con passaporto svizzero, e due snowboarder francesi, dispersi da domenica sopra Courmayeur, ci sono volute parecchie ore. Gli uomini del Soccorso alpino valdostano e della guardia di finanza di Entrèves li hanno prima localizzati grazie all'Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga (ARTVA), che tutti indossavano, e poi hanno trovato i cadaveri (i primi tre in mattinata, il quarto nel pomeriggio) dopo aver sondato a lungo lo spesso manto nevoso.

I quattro freerider erano saliti in mattinata con gli impianti e poi si sono lanciati nel canale degli Spagnoli, a margine della zona vietata da un'ordinanza dell'amministrazione comunale.

La neve abbondante caduta nei giorni scorsi nella ripida gola ghiacciata ha reso instabile l'intero pendio, che è crollato trascinando con sé gli sciatori per qualche centinaia di metri, fino al torrente. Nessuno ha assistito alla scena.

L'allarme è scattato nel pomeriggio, per il mancato rientro dei quattro. Le tracce della slavina, notate durante il primo sorvolo con l'elicottero, hanno confermato i peggiori sospetti. Alcuni sciatori erano attrezzati con lo zaino airbag, che è stato attivato per tentare di galleggiare sulla valanga ma non è bastato a salvare loro la vita.

A causa del maltempo le ricerche sono state interrotte ieri sera e sono riprese oggi, anche con l'ausilio delle unità cinofile. Le vittime sono Matthew Ziegler, di 43 anni, inglese con passaporto svizzero, e Katherine Clarke, di 39 anni, nata in Nuova Zelanda, residenti a Londra, Nicolas Bruno Vergez, di 36 anni, francese, e Wespazjan Wisla, di 38 anni, polacco, residenti a Chamonix.

I loro nomi vanno ad aggiungersi alla lista nera dei decessi per valanga nell'arco alpino di questi primi giorni di febbraio.

Un elenco che comprende un milanese di 44 anni morto sotto la punta Ollietta (in Valle d'Aosta), un diciassettenne altoatesino sulla Croda Rossa (Bolzano) e uno snowboarder belga di 24 anni a Livigno (Sondrio). Un altro snowboarder di 43 anni, varesino, ha perso la vita dopo essere caduto in un crepaccio sopra Valfurva (Sondrio).

Altri incidenti mortali da valanga sono stati registrati in Alta Savoia (Francia), nel cantone di Berna e in Carinzia (Austria).

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