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LUCERNASieropositivo attirava donne ubriache sul suo taxi

13.11.18 - 10:34
L'uomo è stato condannato per stupro, coercizione sessuale e altri reati ai danni di diverse ragazze
Sieropositivo attirava donne ubriache sul suo taxi
L'uomo è stato condannato per stupro, coercizione sessuale e altri reati ai danni di diverse ragazze

LUCERNA - Stupri, molteplici coercizioni sessuali, tentativi multipli di aggressione... A causa di questi reati, il tribunale penale di Lucerna ha condannato in maggio un tassista a sette anni di carcere.

Le sceglieva ubriache - Le vittime dell'ormai quarantacinquenne sono sei clienti. L'uomo agiva seguendo una precisa modalità operativa: andava a caccia di giovani donne ubriache, durante i fine settimana a tarda ora, quindi le invitava a prendere il taxi. In tre casi le persone "prescelte" non stavano cercando direttamente un taxi. È stato il tassista a invitarle a salire offrendo loro, anche gratuitamente, il servizio di trasporto.

Di età compresa tra 17 e 25 anni, le vittime erano sempre ubriache, alcune «pesantemente», come riferisce la sentenza del Tribunale penale. Durante il tragitto il tassista le palpava, metteva la mani nella scollatura o tra le gambe. Alcune donne hanno opposto resistenza, altre non hanno osato temendo che potesse accadere loro di peggio.

Lo stupro - Una di queste, tuttavia, non sarebbe stata in grado di difendersi. «A causa delle sue condizioni, non aveva quasi la forza di spostare la mano dell'uomo», rileva ancora la sentenza. È andata peggio a una studentessa australiana che da Lucerna doveva andare a Kriens. Nonostante abbia opposto resistenza e abbia urlato è stata stuprata. Alla fine, l'allora diciottenne è riuscita a scansare l'uomo e a fuggire.

Il tassista ha agito in questa maniera almeno dal 2010 al 2016. Dopo il caso di stupro, la polizia di Lucerna è riuscita, in seguito a un'indagine, a condannare l'autore con il test del DNA.

Infezione da HIV nascosta anche alla moglie - Come se non bastasse il tassista è sieropositivo e conscio della sua malattia. E aveva rapporti sessuali non protetti con sua moglie «senza averla informata della sua malattia».

Fortunatamente le due donne non sono state infettate dal virus dell'HIV nonostante i rapporti sessuali non protetti. Allo stesso modo, i bambini che ha generato con la moglie non sono positivi al virus.

Al processo, tenutosi in maggio, il tassista ha ammesso le sue colpe. Oltre alla condanna a sette anni di reclusione gli è stato vietato per un periodo di 5 anni di «effettuare corse in taxi». A suo carico anche le spese giudiziarie di oltre 61.000 franchi. La sentenza non è, però, ancora definitiva. L'uomo infatti sta tentando la strada del ricorso nel tentativo di vedere ridotta la sua pena.

 

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