Un uomo aveva ferocemente pugnalato l'animale nell'agosto 2017 davanti al suo proprietario e ai suoi figli. Più di un anno dopo, fanno fatica a voltare pagina
BRUNNADERN - «A volte mio figlio arriva da me piangendo, al mattino. Mi dice di aver avuto un incubo e di aver sognato che H.M.* ci pugnala». Intervistata dal "Blick" una madre di famiglia sangallese torna sui fatti che hanno traumatizzato tutta la sua famiglia.
Nell'agosto 2017, lei, i suoi due figli e il suo mastino tedesco Beppi stavano camminando a Brunnadern (SG). Ad un certo punto, Beppi ha incrociato il cammino di H.M., un cinquantenne residente nella stessa località, e il suo husky Kenai. Quando i due cani hanno cominciato a litigare, H.M. ha improvvisamente estratto un coltello e ha pugnalato Beppi cinque volte. La lama di nove centimetri si è conficcata nel torace, nelle spalle, nell'anca e nella pancia dell'animale, che si è trascinato fino ai suoi padroni prima di morire.
Secondo la madre, l'uomo non si è mai scusato con lei o con i suoi figli. Peggio ancora, si sarebbe vantato di aver ucciso il cane subito dopo i fatti.
Dallo psicologo - Le ricerche del quotidiano svizzero-tedesco mostrano che nel frattempo H.M. è stato condannato a una sanzione pecuniaria di 8'000 franchi, più le spese processuali. Se per la giustizia il caso è risolto, non lo è per la famiglia, perseguitata dalla brutale morte di Beppi. «I bambini sono stati visitati da uno psicologo. E il più piccolo è in cura». Secondo la madre, il medico ha diagnosticato un disturbo da stress post-traumatico.
Telecamere di sorveglianza - E dal momento che H.M. aveva a suo tempo minacciato di vendicarsi, la famiglia vive nella paura ogni giorno. «Abbiamo telecamere per tutta la casa e non lasciamo più finestre o porte aperte al piano terra». La madre avrebbe addirittura intenzione di trasferirsi in un'altra città.
*Nome noto alla redazione di 20 Minuten