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TURGOVIALa "fattoria degli orrori"di Hefenhofen occupa le autorità da 15 anni

31.10.18 - 16:41
Le prime condanne erano arrivate nel 2008. L'allevatore non seguì mai le direttive dei Tribunale
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La "fattoria degli orrori"di Hefenhofen occupa le autorità da 15 anni
Le prime condanne erano arrivate nel 2008. L'allevatore non seguì mai le direttive dei Tribunale

FRAUENFELD - La "fattoria degli orrori" di Hefenhofen (TG) occupa le autorità e la magistratura da oltre quindici anni. Lo scandalo è scoppiato nell'agosto 2017, con una serie di articoli del "Blick".

29 maggio 2008: il tribunale distrettuale di Arbon (TG) condanna l'agricoltore a una pena pecuniaria di 300 aliquote giornaliere per crudeltà verso gli animali, minacce e altri reati. Avrebbe maltrattato un giovane cavallo al punto di ucciderlo e minacciato di morte alcune persone.

Il giudice e attivisti per i diritti degli animali chiedono che gli venga vietato di occuparsi di animali per 40 anni. La sentenza è confermata nel 2009 dal Tribunale cantonale turgoviese e nel 2010 dal Tribunale federale.

2013: le autorità vietano all'allevatore di tenere più di 60 animali. Sebbene vincolante, questo divieto non viene rispettato dal proprietario del bestiame.

2014: all'allevatore viene imposto il divieto totale di detenere animali. L'uomo fa appello davanti alle istanze superiori. Nel 2016 il Tribunale federale si pronuncia a suo favore per errori procedurali.

3 agosto 2017: il "Blick" pubblica le foto scattate da una ex dipendente dell'azienda agricola che mostrano le condizioni catastrofiche in cui si trovano gli animali. Tredici cavalli sarebbero morti nel cortile. La ex dipendente sporge anche una denuncia contro l'allevatore.

4 agosto 2017: il Cantone istituisce una task force, presieduta dal consigliere di Stato di Turgovia Walter Schönholzer, con il compito di occuparsi del caso e di decidere i passi successivi.

7 agosto 2017: la polizia cantonale arresta l'allevatore. La fattoria viene chiusa. Circa 250 fra cavalli, maiali, buoi, pecore, capre e lama vengono allontanati e in parte venduti all'asta.

9 agosto 2017: l'Associazione contro le fabbriche di animali (VgT) sporge una denuncia penale contro il veterinario cantonale per abuso di autorità a favore dell'allevatore. La VgT accusa l'ufficio del veterinario di aver tollerato le attività dell'allevatore nonostante le condanne. Viene sporta anche una denuncia contro il consigliere di Stato Walter Schönholzer, accusato di complicità.

15 agosto 2017: il governo del canton Turgovia nomina una commissione esterna incaricata di indagare sul caso e di esaminare l'applicazione della legge sulla protezione degli animali. La commissione è presieduta dall'ex consigliere di Stato di Zugo Hanspeter Uster.

16 agosto 2017: il governo trugoviese riconosce di aver commesso degli errori. Walter Schönholzer ringrazia la donna che ha presentato una denuncia contro l'allevatore. "Un caso del genere non deve ripetersi", dichiara davanti al Gran consiglio.

19 agosto 2017: viene presentata una nuova denuncia contro il veterinario cantonale, questa volta da parte dell'associazione cantonale per la protezione degli animali.

25 gennaio 2018: l'ufficio presidenziale del Gran consiglio respinge la richiesta di togliere l'immunità al consigliere di Stato Walter Schönholzer, bloccando di fatto il procedimento penale nei suoi confronti. Per l'ufficio, il reclamo della VgT ha motivazioni esclusivamente politiche.

31 ottobre 2018: la commissione d'inchiesta indipendente presenta il suo rapporto in cui viene criticata la passività delle autorità. Errori di valutazione e decisioni inadeguate a diversi livelli hanno impedito l'attuazione di misure di protezione efficaci. Il divieto di detenere animali avrebbe dovuto essere applicato molto prima. Il governo si scusa e annuncia misure che comprendono il rafforzamento dell'Ufficio veterinario. La giustizia intanto continua il suo lavoro.

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