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SVIZZERA / INDONESIATerremoto a Lombok: «Tutti vogliono andarsene da qui»

06.08.18 - 11:50
La testimonianza di due lettori bloccati sull'isola colpita ieri da un forte terremoto. Il bilancio è di 142 morti
lettore 20 Minuten
Terremoto a Lombok: «Tutti vogliono andarsene da qui»
La testimonianza di due lettori bloccati sull'isola colpita ieri da un forte terremoto. Il bilancio è di 142 morti

LOMBOK - L’isola indonesiana di Lombok è stata colpita per la seconda volta in una settimana da una violenta scossa di terremoto. Il bilancio delle vittime complessivo è di almeno 142 morti mentre i feriti ammontano a diverse centinaia secondo il Dipartimento della protezione civile nazionale.

«Siamo dovuti scappare dalla spiaggia per via dell’allarme tsunami», ha raccontato un lettore a 20 Minuten. «Abbiamo recuperato le nostre biciclette e abbiamo iniziato a pedalare verso le zone interne, fermandoci ad una stazione di polizia». Per tornare sulla costa, spiega il 21enne, hanno dovuto attendere circa 4 ore.

«Tutti vogliono andarsene» - Nella notte si sono susseguite diverse scosse minori. «Il mattino successivo volevamo solo andarcene. Trasferirci sull’isola di Flores», situata ad est rispetto a Lombok. «Dobbiamo prendere il traghetto perché non ci sono voli. Tutti vogliono andarsene dall’isola. C’è un clima surreale».

Un secondo lettore, che si trova sul versante est dell’isola di Lombok, ha raccontato di aver sentito la forte scossa poco prima delle 21 di domenica. «Siamo scappati fuori di casa immediatamente. Poco dopo abbiamo ricevuto notizia dell’allarme tsunami. Trovandoci a soli 200 metri dalla spiaggia ci siamo spostati su una collina vicina, trovando riparo in un tempio».

L’intero villaggio ha trascorso la notte fra quelle mura senza corrente elettrica. Le scosse di assestamento successive hanno impedito di fare ritorno nelle abitazioni. «Tutti sono fuori di casa sui materassi in attesa. Ad occhio sembra che non sia stato danneggiato nulla. Siamo stati fortunati. Però è tutto chiuso. Non possiamo andare da nessuna parte. Possiamo solo aspettare».

«Per un attimo ho desiderato di trovarmi subito su un aereo diretto verso casa. Ma gli abitanti ci hanno tranquillizzato, dicendo che non dobbiamo preoccuparci. Quindi ci fidiamo di loro e speriamo tutto si risolva per il meglio», ha concluso.

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