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SVIZZERA / INDONESIASvizzeri bloccati sul vulcano: «Hanno cibo per due giorni»

30.07.18 - 20:52
Dopo il terremoto sull'isola indonesiana di Lombok centinaia di escursionisti hanno dovuto attendere i soccorsi. Un turista svizzero racconta la su esperienza
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Svizzeri bloccati sul vulcano: «Hanno cibo per due giorni»
Dopo il terremoto sull'isola indonesiana di Lombok centinaia di escursionisti hanno dovuto attendere i soccorsi. Un turista svizzero racconta la su esperienza

MATARAM - Un terremoto ha portato la paura sull'isola indonesiana di Lombok, uccidendo almeno 16 persone. Tra queste un turista di 30 anni proveniente dalla Malesia, che stava facendo un'escursione. 560 turisti sono rimasti bloccati sul vulcano Rinjani. L'evacuazione, iniziata questa mattina, dovrebbe durare fino a martedì.

Come conferma il DFAE, tra questi turisti ci sono diversi svizzeri. L'ambasciata svizzera a Giacarta è in contatto con le persone coinvolte e sta verificando se necessitino o meno di ulteriori aiuti. Secondo il DFAE, al momento non vi sarebbero informazioni su cittadini confederati tra i feriti. 20 Minuten è in contatto con una delle persone ha assistito al terremoto a Lombok. Attualmente, il ventitreenne svizzero risiede a Giacarta, la capitale dell'Indonesia.

Qual era la situazione a Lombok quando la terra ha iniziato a tremare?
«Ero ancora a letto, ma già mezzo sveglio. Fuori era molto tranquillo, si sentivano solo le galline. Quando è iniziato il terremoto, mi ci è voluto un momento per capire cosa stesse accadendo. Sono saltato in piedi e sono corso fuori dalla mia stanza. L'acqua della piscina dell'hotel era ovunque. Ho subito pensato a uno tsunami. Ecco perché sono fuggito sul tetto con i dipendenti dell'hotel. Ma fortunatamente non c'era pericolo».

Come valuteresti la situazione sul vulcano in questo momento?
«Una settimana prima ero lì con la mia famiglia. Tutto quello che posso dire è che sono sollevato dal fatto che non ci dovrebbero essere vittime tra gli escursionisti sul Rinjani. Questo perché la via verso la cima è molto rocciosa e si può facilmente scivolare».

Qual è il fascino del Rinjani?
«È unescursione molto speciale. Da un lato c'è la natura mozzafiato, dall'altro un'escursione impegnativa. Di notte puoi vedere tante stelle dal bordo del cratere. La Via Lattea è facilmente riconoscibile e anche con la fotocamera compatta puoi facilmente fotografarla. Godersi l'alba sulla cima e ammirare l'ombra piramidale del Rinjani è spettacolare».

Saresti spaventato se fossi bloccato lì adesso?
«Sì, un po'. Perché il vicino vulcano di Bali è attivo e sta sputando cenere. Potrebbe anche darsi che anche il Rinjani stia per risvegliarsi. Al momento, per fortuna, emette solo un po' di fumo».

Si dispone di un'attrezzatura di emergenza durante tale escursione?
«Non che io sappia. Dal momento che le guide turistiche sono piuttosto inesperte, penso di no. Il Parco Nazionale, tuttavia, dovrebbe essere preparato per un'operazione di salvataggio».

Come ci si sta prendendo cura dei turisti adesso?
«C'è una fonte d'acqua sul bordo del cratere. La maggior parte delle persone avrà di che mangiare per circa due giorni. I gruppi dovrebbero avere anche assistenza medica».

Per quanto tempo si può sopravvivere in quelle condizioni?
«Penso che per due giorni possano stare tranquilli. Gli elicotteri possono atterrare sul bordo del cratere, c'è abbastanza spazio. Quindi la situazione si dovrebbe risolvere velocemente».

Gli escursionisti scenderanno da soli o avranno bisogno di aiuto?
«Non so dire esattamente cosa stia impedendo agli escursionisti di scendere. Probabilmente i percorsi sono stati danneggiati è c'è il rischio di caduta massi. Sono fiducioso che nelle prossime 24 ore sarà trovato un modo sicuro per riportarli a terra».

Sei a conoscenza di persone ferite?
«Tutto quello che so è che ci sono diversi gruppi bloccati in luoghi diversi. Non so nulla di persone ferite».

Torneresti al vulcano, anche dopo il terremoto di domenica?
«Sì, sicuramente. Non nella prossima settimana. Ma di nuovo di sicuro. La vista e la natura valgono il rischio».

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