È stata osservata una diminuzione del 9% circa
BERNA - Sono 41 le persone morte annegate in Svizzera l'anno scorso. Ancora una volta, il maggior numero di decessi è stato registrato in acque libere: 21 nei laghi e 18 nei corsi d'acqua. Una persona è invece affogata in una piscina e un'altra in una vasca idromassaggio privata.
Lo indica oggi in un comunicato la Società Svizzera di Salvataggio (SSS), precisando che le vittime erano 31 uomini, otto donne, un bambino e un individuo dal sesso non identificabile. Rispetto alla media decennale - 45 morti - è stata osservata una diminuzione del 9% circa.
In calo anche il numero di incidenti mortali in acqua che hanno coinvolto cittadini stranieri, sceso del 50% a 13. Tuttavia, secondo la SSS, la prevenzione è ancora necessaria e per questo ha lanciato a inizio settimana una campagna.
Lo scopo è quello di attirare l'attenzione e sensibilizzare ulteriormente la popolazione sulle regole e sui rischi di un bagno. La SSS si concentra per il 2018 su due punti in particolare: mai lasciare solo un bambino in acqua e mai tuffarsi dopo aver assunto droghe, consumato alcol e con lo stomaco eccessivamente pieno o vuoto.