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LUCERNAUccise un 29enne "duro a morire", chiesti 18 anni

21.06.18 - 10:36
Un 39enne è a processo oggi a Lucerna. Prima gli ha sparato 8 colpi, poi lo ha soffocato
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Uccise un 29enne "duro a morire", chiesti 18 anni
Un 39enne è a processo oggi a Lucerna. Prima gli ha sparato 8 colpi, poi lo ha soffocato

LUCERNA - Il pubblico ministero chiede 18 anni di carcere per un 39enne serbo oggi a processo davanti al Tribunale penale di Lucerna per l'uccisione - alquanto laboriosa - di un 23enne richiedente asilo nigeriano nel novembre 2011. Un omicidio legato all'ambiente della droga.

Secondo quanto appurato dall'inchiesta il nigeriano, spacciatore di cocaina, stava dormendo in un appartamento di Emmenbrücke, nei pressi del capoluogo, su un sofà, quando è stato svegliato dal serbo. Poiché l'africano non si è subito alzato, il serbo gli ha premuto la canna di una rivoltella in bocca e ha premuto il grilletto.

A grande sorpresa dello sparatore, il nigeriano non è però morto, ma si è alzato sputando sangue. Il serbo gli ha allora sparato altri sette colpi e poi lo ha soffocato premendogli un cuscino sul viso, fino a non vedere più nell'africano segni di vita.

La vittima viveva nell'appartamento della compagna dell'imputato, una prostituta cocainomane svizzera allora 27enne. Secondo l'atto d'accusa, lei e il serbo avevano deciso di far allontanare lo spacciatore dall'abitazione, poiché la donna voleva uscire dal mondo della droga.

Il serbo lasciò sul luogo del delitto la propria giacca e un documento d'identità. Si liberò invece del revolver gettandolo in un pozzetto nel suo luogo di domicilio nella Svizzera orientale, ma l'arma fu trovata per caso poche ore dopo durante una pulizia delle canalizzazioni. Il serbo e la sua compagna furono arrestati l'indomani, dopo essersi costituiti alla polizia cantonale di Appenzello Esterno, che li consegnò a quella lucernese.

Il giorno del delitto, poco dopo le 23:30, quest'ultima aveva ricevuto una segnalazione secondo cui una persona ferita giaceva in un appartamento a Emmenbrücke. Giunti prontamente sul posto, i soccorritori non avevano potuto far altro che constatare la morte del richiedente asilo, aveva indicato la polizia in una nota diramata l'indomani.

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