Registrato un incremento vertiginoso di morsi. Apparentemente, le zecche ora si "nascondono" negli spazi verdi urbani. La ragione potrebbe essere il littering
ZURIGO - Mai prima d'ora così tante persone sono state dal medico per una puntura di zecca. Ciò è dimostrato dai dati del sistema nazionale di segnalazione Sentinella. La Confederazione stima che tra gennaio e giugno 2018, circa 11.000 pazienti si siano recati dal medico dopo essere stati morsi da una zecca. Nel 2016 son stati 9'000 durante l'intero anno.
«Maggio è stato un mese da record e giugno, probabilmente, non sarà da meno», afferma Werner Tischhauser, ricercatore presso l'Università di Scienze Applicate di Zurigo (ZHAW). Questo incremento ha a che fare con il clima caldo e umido. Al contrario, a marzo, le zecche erano state notevolmente inattive. Oltre all'impennata di morsi, i ricercatori sono stupiti dei luoghi in cui le persone vengono "attaccate".
«Il littering porta le zecche nei prati» - «Il pericolo di trovare una zecca non è esclusivo dei boschi, ma anche degli spazi verdi urbani, come parchi e le zone del lungolago», afferma Tischhauser.
Secondo l'esperto, il motivo potrebbe essere il littering: «La spazzatura che le persone lasciano, la sera attira topi e volpi che trasportano zecche. Queste spesso cadono atterrano sul prato, dove possono tendere "un agguato" ai bagnanti». Morsi di zecca sul lago di Zurigo non sono una novità negli ultimi anni.
Anche senza spazzatura, tuttavia, è possibile che le zecche raggiungano le rive dei laghi. «Cani, volpi, scoiattoli e merli sono portatori».
Fortunatamente, per l'esperto il rischio di essere morsi è basso. L'impennata record per lui è da attribuire all'alto flusso di visitatori.
Zecche portatrici di malattie, anche gravi - In rari casi il morso di una zecca può avere conseguenze pericolose. Una di queste è la malattia di Lyme, infezione provocata dal batterio Borrelia burgdorferi, che si trova comunemente in animali come topi e cervi. Le zecche possono infettarsi con i batteri quando mordono un animale infetto, per poi trasmetterlo ad una persona che può così contrarre la malattia di Lyme.
Il primo sintomo è di solito un’eruzione cutanea (assume una singolare forma a bersaglio), che tuttavia non sempre si manifesta: Compaiono poi febbre, mal di testa, dolori diffusi, collo rigido, stanchezza e astenia.