Il supermercato ha conservato alcune registrazioni video e dati del cliente per settimane. Come prova
LUCERNA - Promozioni e sconti personalizzati: la carta Cumulus della Migros promette benefici ai clienti. Ma può anche causare sorprese sgradite. Almeno a chi "dimentica" di pagare alcuni acquisti. Questo avviene perché Migros confronta le registrazioni delle telecamere di sorveglianza e i dati della carta Cumulus per scoprire e smascherare i clienti sbadati.
Come è accaduto recentemente in una filiale a Lucerna. Qui, un cliente intento a fare acquisti con l'auto-scanner, è stato fermato da un dipendente della Migros che gli ha chiesto di pagare i 50 franchi della carne che aveva acquistato due settimane prima.
Stando al magazine online "Zentralplus", il bancone della carne viene monitorato con le telecamere. Migros, poi, confronta gli alimenti a peso quali pesce, frutta e carne, con le spese dei clienti che pagano tramite la scansione automatica.
La dimenticanza del lucernese, insomma, è venuta a galla grazie alla sua carta Cumulus. Perché solo con questa carta è possibile utilizzare lo scanner per fare la spesa, e su questa carta vengono registrati tutti gli acquisti fatti. Tra questi mancava, appunto, la carne.
Il caso del cliente non dovrebbe essere isolato. Nella filiale Migros di Lucerna esiste una lunga lista di articoli non pagati. Da questa si può concludere che avvenga un controllo sistematico dei clienti. Un modus operandi, questo che viene criticato dalle associazioni dei consumatori. «Le registrazioni video devono essere cancellate in un tempo molto breve», spiega Cécile Thomi della Fondazione per la Protezione dei Consumatori. Di norma, devono essere cancellate dopo 24 ore. «Due settimane sono decisamente troppe».
«Soddisfa i requisiti legali» - Migros conferma che la carta Cumulus e le registrazioni video servano come prova. Ma ciò non viola la legge. «Le nostre regole di videosorveglianza sono coordinate con il responsabile della protezione dei dati e soddisfano i requisiti di legge», assicura un portavoce. I dati verrebbero eliminati automaticamente entro una settimana. Ciò non avviene in caso di irregolarità rilevate.
Inoltre, le anomalie sarebbero raramente trattate come un furto. «La maggior parte delle volte è una svista della clientela e la trattiamo con grande tolleranza. Per noi ciò che conta è il pagamento in sospeso».