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Cifre record nel 2017, oltre 800 i reati commessi
ZURIGO - Oltre 800 reati di varia natura sono stati commessi nei centri d'alloggio per richiedenti asilo e migranti nel 2017. Quelli di natura sessuale sono fortemente aumentati nel giro di un anno, passando da 20 a 33, una cifra record dal 2009.
L'Ufficio federale di statistica ha confermato oggi all'ats le cifre rivelate ieri dalla "SontagsZeitung", che le aveva richieste allo stesso Ust. Gli 813 reati commessi l'anno scorso sono stati 61 in meno rispetto al 2016 e parecchi in meno rispetto a quelli registrati nel 2012 (1413), ma molti di più di quelli degli anni 2014-2015, quando non avevano superato quota 600.
Nel 2017 le autorità di perseguimento penale hanno registrato un omicidio (il primo dal 2013) e tre tentati omicidi nei centri d'alloggio per richiedenti asilo, cifre stabili rispetto agli anni precedenti.
Le lesioni gravi (13) sono rimaste a un livello stabile, mentre quelle semplici sono risultate l'anno scorso in netta diminuzione: 67 contro le 118 del 2016. In leggero calo anche i reati contro il patrimonio (165 contro 179).
Gli abusi sessuali di vario genere non sono invece mai stati tanto numerosi, seppure a un livello ridotto: fra i 33 casi denunciati figurano otto stupri (il numero più alto dal 2009; nel 2016 erano stati due) e sei aggressioni sessuali a fanciulli (nessuna nel 2016, sette nel 2015).
Queste cifre sono tuttavia di molto inferiori a quelle reali, secondo Matthis Schick, responsabile medico dell'Ambulatorio per vittime di tortura e guerra all'Ospedale universitario di Zurigo, citato dal domenicale zurighese: "Solo una minima parte dei casi viene denunciata". Schick dice di sapere per esperienza che "negli alloggi quasi ogni donna non accompagnata viene assillata o molestata". I richiedenti asilo non sono tuttavia i soli molestatori, rileva la "SonntagsZeitung": fra gli autori di abusi ci sono anche membri del personale di assistenza e dei servizi di sicurezza.
Le infrazioni commesse nei centri per richiedenti asilo rappresentano in ogni caso un'infima parte di tutti i reati registrati in Svizzera dalle autorità penali. Nel 2016 erano lo 0,2% del totale, indica l'Ust, precisando che nelle statistiche mancano peraltro i dati di due cantoni.
