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GRIGIONI«Liste nere? Mettono parte della popolazione a rischio di morte»

30.04.18 - 17:02
Fa discutere il caso del 50enne sieropositivo deceduto a Coira dopo che la cassa malati ha deciso di non rimborsare le sue terapie
Tipress
«Liste nere? Mettono parte della popolazione a rischio di morte»
Fa discutere il caso del 50enne sieropositivo deceduto a Coira dopo che la cassa malati ha deciso di non rimborsare le sue terapie

COIRA - Nove cantoni in Svizzera, fra i quali anche il Ticino, registrano gli assicurati morosi ed insolventi nelle cosiddette liste nere.  In Ticino sono esattamente 3548 le persone finite sulla blacklist. In altre parole: a chi non paga i premi, l’assicurazione malattia garantisce unicamente il rimborso delle prestazioni d’emergenza.

Un meccanismo tornato sotto i riflettori negli ultimi giorni a seguito della vicenda di un 50enne deceduto all’ospedale cantonale di Coira verso la fine dello scorso anno a causa dell’AIDS. Il motivo? La sua cassa malati si è rifiutata di rimborsare le terapie che avrebbero potuto prima evitare l’insorgere della malattia e, in un secondo momento, rallentarne il decorso.

Emergenza: un concetto poco chiaro - Tutto ruota attorno al concetto di emergenza. Su questo aspetto il Consigliere nazionale socialista Angelo Barrile - medico di professione - è particolarmente critico, in particolare quando il caso riguarda malattie spesso fatali come l’AIDS. «Una volta insorta la malattia, il rimborso dei medicinali dovrebbe essere obbligatorio», ha sottolineato il deputato zurighese. Così sarebbe stato possibile rallentarne il decorso e prevenire la morte del 50enne.

«È inaccettabile che in Svizzera una persona non possa fare ricorso a medicinali vitali, anche se questi costano 2000 franchi al mese, perché non è in grado di pagare i premi», afferma Barrile, che punta il dito proprio contro la questione “emergenza” e l’insostenibilità delle liste nere: «Creano una medicina a due classi e mettono parte della popolazione, incapace di pagare, in un pericolo mortale». La stessa Santésuisse, organizzazione mantello delle casse malati, non ha nascosto in passato di essere critica nei confronti di queste liste, che fanno venire meno il concetto di solidarietà alla base del sistema.

Sanzioni ai morosi - Quello dei Grigioni è sicuramente un «caso tragico» secondo la Consigliera nazionale turgoviese Verena Herzog, che ha altresì sottolineato come però sia «fondamentale poter sanzionare gli assicurati morosi».

L’85% dei costi finisce infatti a carico del Cantone e in questo caso «chi si assume l’onere deve anche avere la possibilità di esercitare una certa pressione», spiega Herzog, precisando però che nelle liste nere ci devono finire quelli che potrebbero pagare ma decidono di non farlo. «Se scegli di non pagare e spendi i tuoi soldi altrove devi essere pronto a subirne le conseguenze».

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