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L'uomo aveva già ucciso in circostanze analoghe due figli neonati
LOSANNA - Il Tribunale cantonale vodese ha ridotto, da sette a sei anni di reclusione, la condanna inflitta ad un uomo che nel 2016 ha scosso la figlioletta di due mesi. L'individuo aveva già ucciso in circostanze analoghe due figli neonati nel 1997 e nel 2000 in Francia.
«Un anno in meno, ciò significa che valeva la pena di ricorrere», ha dichiarato all'ats la legale dell'imputato, che aveva chiesto di portare la condanna da sette a tre anni di carcere. Il Ministero pubblico, dal canto suo, ha sollecitato una pena di otto anni di reclusione.
La vicenda risale al settembre del 2016 quando l'uomo, solo in casa, era stato svegliato nel pomeriggio dal pianto della bimba. L'aveva quindi presa e scossa per più secondi, perché temeva - ha dichiarato - che la piccola stesse soffocando.
Resosi conto della pericolosità del suo comportamento, l'uomo aveva portato la neonata al pronto soccorso in stato di choc e in preda a convulsioni. I medici avevano constatato la presenza di diverse lesioni, da loro attribuite alla sindrome del bebè scosso.
In appello, la difesa ha insistito sul pentimento sincero del padre, che ha portato la figlioletta in ospedale, affinché fosse salvata. «Manifestamente, tuttavia, non siamo riusciti a liberarci sufficientemente dal passato del mio assistito», ha osservato l'avvocata. In Francia, l'uomo ha scontato undici anni di carcere per aver scosso i figli uccidendoli.
Le motivazioni del Tribunale cantonale per ridurre la pena non sono ancora note. L'inoltro di ricorsi appare poco probabile.
