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ZURIGOPolizia e insegnanti a caccia di porno

27.03.18 - 18:58
Il numero di minori condannati per pornografia sta aumentando drasticamente. Anche la polizia sta diventando più attenta
Polizia e insegnanti a caccia di porno
Il numero di minori condannati per pornografia sta aumentando drasticamente. Anche la polizia sta diventando più attenta

SONDAGGIO

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

ZURIGO - Un film porno in classe, una foto nudi su Facebook, un video a sfondo sessuale nel parco giochi: sono sempre di più i minori che devono rispondere di pornografia davanti a un giudice. L'anno scorso, il numero di minori accusati e condannati per questo reato è salito a 363, il 27% in più rispetto all'anno precedente. Almeno stando ai dati dell'Ufficio federale di statistica. La tendenza è in aumento se si pensa che nel 2012 le condanne a minorenni per uso di pornografia erano “solo” 56. Già l’anno successivo, nel 2013, il numero era salito a 242.

Particolarmente colpita è la fascia di età tra gli 11 e i 14 anni (199 ragazzini processati). In realtà questa è solo la punta dell’iceberg. I minori che quotidianamente scambiano filmati e video porno sono molti di più. Difficile quantificare il fenomeno. Ci ha provato uno studio di Basilea che ha rilevato che circa il 15% dei ragazzi invia proprie foto erotiche.

Le testimonianze -  Anche un sondaggio, lanciato ieri sul portale 20 Minuten, ha mostrato un fenomeno dalle dimensioni molto più ampie: molti i lettori che hanno ammesso di aver inviato video a sfondo pornografico. «Siamo la prima generazione che può guardare porno in qualsiasi momento della giornata», ha dichiarato un ragazzo. Tra le tante testimonianze spicca quella di Nicolas (17 anni) che ha ammesso di aver già visto foto pornografiche nella chat della sua squadra di football e di averle immediatamente girata alla chat della classe. «Un giorno abbiamo fatto girare la foto di una ragazza che abita dalle mie parti. Penso che l'abbia vista tutto il paese». Bryan ha 14 anni e ha raccontato di essere stato invitato da alcuni adulti nelle chat di Whatsapp: «Mandavano in giro cose orribili». La quindicenne Franziska ha ammesso invece di aver visto video porno, dal telefono dei compagni, nel parchetto della scuola.  Anche i contenuti più estremi riescono a farsi strada tra i telefonini dei minori. Si arriva a sesso con animali o perversioni con escrementi. Come racconta E.I. certi contenuti non sono così rari. «Sono più scioccanti che eccitanti.». Lo zurighese 15enne Luva afferma di aver già ricevuto diversi video pornografici, ma di non averli inoltrati: «Questo mi renderebbe punibile».

I video sono sempre più hard - Già, è informata bene la 15enne Luva. Perchè ciò che forse non è noto a molti ragazzi e adulti è che l'invio di video pornografici a minori di 16 anni è punito dalla legge. Se si inviano o si realizzano video che comportano atti sessuali con minori, si rischia la reclusione fino a cinque anni. Questo vale anche per se gli autori sono  adolescenti.

In molti cantoni gli insegnanti e gli assistenti sociali scolastici sono diventati «molto sensibili» all'argomento. Si attivano non appena hanno un sospetto o una prova che girino foto di nudo che coinvolgono studenti o video pornografici. La polizia di Zurigo ad esempio trova sempre più immagini pornografiche che includono violenza o animali. «A volte troviamo filmati molto crudi. Lo spettro dei contenuti è molto ampio» ha spiegato  il portavoce Marc Besson.

Un consiglio: salvate i messaggi - E sono in aumento anche i tentativi di ricatto. La settimana prossima, un 24enne dovrà comparire in tribunale a Rorschach per aver  minacciato un quattordicenne di pubblicare la sua foto nudo se non lo avesse soddisfatto con un rapporto orale.

L'anno scorso, la Confederazione ha lanciato una campagna contro la cosiddetta «sextortion», estorsione tramite immagini a sfondo sessuale. Il suggerimento?  «Salvare i messaggi di testo e gli screenshot. E denunciare», come consiglia l'Ufficio federale di polizia. E, molto importante, «non dare denaro».

NEL BOX

Art. 197 cpv. 1 CP articolo per la protezione dei minori (https://www.droit-bilingue. ch/rs/lex/1937/00/19370083- a197-de-it.html). Talune rappresentazioni della sessualità possono nuocere allo sviluppo sessuale degli adolescenti, mentre non costituiscono alcun pericolo per gli adulti.

Imputato: Chiunque sia “fornitore”
Atti punibili: offrire, mostrare, lasciare o rendere accessibili, diffondere per mezzo della radio o della televisione
A chi? Minori di 16 anni
Cosa? Scritti, registrazioni sonore o visive, immagini o altri oggetti o rappresentazioni pornografiche

 

 

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