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ARGOVIAMusulmani come cani: «Noi dobbiamo stare fuori»

15.03.18 - 12:42
Un adesivo fa indignare il Consiglio centrale islamico della Svizzera. L'ideatore: «È solo uno scherzo. Se vi offende non avete altro a cui pensare nella vita»
Musulmani come cani: «Noi dobbiamo stare fuori»
Un adesivo fa indignare il Consiglio centrale islamico della Svizzera. L'ideatore: «È solo uno scherzo. Se vi offende non avete altro a cui pensare nella vita»

AARAU - Un cartello giallo è apparso su una porta a vetri nel canton Argovia. Su di esso sono stilizzati un uomo e una donna musulmani. Sono ben riconoscibili dal copricapo per la preghiera (per lui) e dal burqa (per lei). Una scritta accompagna le due figure: «Noi dobbiamo stare fuori».

Tramite una segnalazione il Consiglio centrale islamico della Svizzera (IZRS) è venuto a conoscenza della singolare affissione. Secondo il portavoce Qaasim Illi, il cartello è stato avvistato alla fine di febbraio in una casa privata. Il portavoce è scioccato: «L'adesivo islamofobico in pratica equipara i musulmani ai cani. A nostro avviso, questo è chiaramente razzismo».

L'IZRS ha già presentato una denuncia penale presso l'ufficio del Ministero pubblico per violazione delle leggi contro il razzismo. 

Nel frattempo è stato rintracciato e contattato il proprietario della casa sulla quale è comparsa l'affissione. «Non si è espresso sul cartello, anche se era indubbiamente appeso alla sua porta. però ha riso».

Gülcan Akkaya, vicepresidente della Commissione federale contro il razzismo, considera l'affissione «discriminatoria e offensiva nei confronti delle razze». È risaputo che questa immagine è diffusa principalmente nei circoli di destra ed è rivolta contro i musulmani.

Se il segno violi o meno anche la legge sul razzismo, secondo Akkaya, è il Ministero pubblico che deve deciderlo. Tra le altre cose, la domanda che dovrà trovare risposta è se l'affissione possa o meno essere considerata "pubblica", dal momento che si trova su una porta di un'abitazione privata. 

«Chi non mette il velo è benvenuto» - AH *, l'ideatore del cartello, spiega a 20 Minuten di non essere un nemico dell'islam: «Ho amici musulmani che lo trovano divertente. È uno scherzo. Chiunque tolga il velo è il benvenuto anche in casa mia». AH afferma però di essere contro l'Islam radicale: «Certo che sono per un divieto del burqa. Chiunque trovi la mia idea offensiva non ha altre preoccupazioni nella vita».

*Nome noto alla redazione

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