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SAN GALLOAbusa della figlia di 4 anni per compiacere il suo “dominatore”

05.03.18 - 16:04
Una cittadina svizzera e un tedesco dovranno presto comparire di fronte alla giustizia. La donna è accusata di avere aggredito sessualmente la bimba, incitata dall’uomo
Keystone
Abusa della figlia di 4 anni per compiacere il suo “dominatore”
Una cittadina svizzera e un tedesco dovranno presto comparire di fronte alla giustizia. La donna è accusata di avere aggredito sessualmente la bimba, incitata dall’uomo

SAN GALLO - Una cittadina svizzera di 31 anni è accusata di avere abusato della figlia di 4 anni. La donna, attiva nella prostituzione nel canton San Gallo, è diventata volontariamente la “sottomessa” di un 53enne tedesco che vive in Svizzera. La bambina sarebbe stata anch’essa ridotta in schiavitù. Una storia inquietante che viene alla luce attraverso le pagine del Blick di oggi.

La donna ha firmato una sorta di contratto con il 53enne, un accordo sessuale tra “dominatore” e “sottomessa”. Sul documento ha promesso: «Ti do il mio corpo, il mio spirito e la mia anima. Ora sono il tuo oggetto e tua proprietà. Ti affido anche l’educazione della mia amata figlia».

Costretta a guardare le foto - La donna, stabilite le regole del rapporto con il suo “dominatore”, ha iniziato a educare la bambina per diventare un giorno la schiava sessuale di quest'ultimo, riferisce il St-Galler Tagblatt. L'educazione comprendeva massaggi nelle parti intime, l'utilizzo di un vibratore e la visione di foto del pene del 53enne, per «abituarsi al sesso». La donna informava l'uomo, tramite internet, circa i progressi della bambina.

Il tedesco aveva anche chiesto alla 31enne di non utilizzare il nome della figlia, ma di apostrofarla semplicemente “maialino”. La madre, in chat, spiegava spesso come la piccola soffrisse per il dolore causatole dagli abusi.

«Non è un pedofilo» - Secondo il Blick l’uomo non ha mai incontrato di persona la bambina. È stata la moglie del 53enne a scoprire dalle chat le sue perversioni e avvisare le autorità.

La 31enne e l’uomo dovranno ora comparire davanti al Tribunale distrettuale di San Gallo. Lei rischia 3 anni e mezzo di prigione, il 53enne fino a 5 anni, ma è ancora in libertà. L’avvocato difensore ha assicurato che il suo cliente «non è un pedofilo, in quanto non ha avuto alcun rapporto sessuale con la piccola».

La bambina si trova attualmente presso una famiglia affidataria.

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