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GINEVRATruffò un premier georgiano, chiesta condanna per l'ex gestore patrimoniale di Credit Suisse

23.01.18 - 13:10
L'imputato è accusato di aver stornato circa 100 milioni di franchi ai danni dell'ex primo ministro della Georgia Bidzina Ivanishvili e di clienti russi
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Truffò un premier georgiano, chiesta condanna per l'ex gestore patrimoniale di Credit Suisse
L'imputato è accusato di aver stornato circa 100 milioni di franchi ai danni dell'ex primo ministro della Georgia Bidzina Ivanishvili e di clienti russi

GINEVRA - Il primo procuratore di Ginevra Yves Bertossa ha chiesto una condanna per truffa per mestiere e amministrazione infedele al processo all'ex gestore patrimoniale di Credit Suisse (CS) accusato di aver stornato circa 100 milioni di franchi ai danni dell'ex primo ministro della Georgia Bidzina Ivanishvili e di clienti russi.

Secondo il procuratore, l'imputato era a capo di una struttura opaca, una sorta di holding del crimine finanziario, che usava per arricchirsi. Il cittadino francese di 54 anni - ha detto Bertossa nella requisitoria - ha agito a mero scopo di lucro: "voleva diventare ricco, molto ricco".

Secondo la difesa, l'accusato ha stornato denaro per timore di riferire ai suoi clienti le perdite finanziarie da loro subite. Ma Bertossa ha ribattuto che tale argomentazione non è valida poiché è responsabilità di un gestore dire la verità alle persone che gli hanno confidato i propri beni.

Il processo si è aperto il 15 gennaio al Tribunale correzionale di Ginevra. I dibattimenti dovrebbero durare fino al 26 gennaio.

Principale vittima della truffa è l'ex primo ministro georgiano Bidzina Ivanishvili, miliardario che ha fatto fortuna durante la disgregazione dell'Unione sovietica. Egli si è visto svuotare le tasche dall'imputato.

Quest'ultimo, in carcerazione preventiva dal gennaio 2016, ha usato i soldi per profitto personale e per rimpinguare i conti di altri clienti, in modo da coprire le perdite da essi subite durante la crisi del 2008 o a causa di sue decisioni errate.

Secondo l'accusa il suo obbiettivo era di non perdere assistiti, in quanto la sua remunerazione dipendeva in parte dai risultati che era in grado di ottenere.

L'ex dipendente del CS ha inoltre effettuato transazioni e investimenti con i fondi di Ivanishvili senza il suo consenso. All'insaputa di tutti, ha così potuto incassare circa 30 milioni di franchi delle commissioni per queste operazioni, alcune delle quali si sono chiuse con perdite importanti.

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