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BERNAMortale di Täuffelen, 5 anni e mezzo al pirata

11.12.17 - 17:16
L'automobilista, circolando a 100 km orari, investì sulle strisce una famiglia, uccidendo il padre
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Mortale di Täuffelen, 5 anni e mezzo al pirata
L'automobilista, circolando a 100 km orari, investì sulle strisce una famiglia, uccidendo il padre

BERNA - Il Tribunale federale (TF) ha confermato la condanna a cinque anni e mezzo di prigione per un automobilista che nel dicembre 2011, circolando a una velocità di quasi 100km/h nel comune di Täuffelen (BE), aveva investito sulle strisce pedonali una famiglia, provocando la morte del padre. Il giovane, ora 24enne, era stato condannato in prima istanza a una pena detentiva di sette anni e mezzo, poi ridotta di due anni in appello.

Oltre alla pena detentiva, al giovane è stata inflitta anche una pena pecuniaria di 120 aliquote giornaliere di 90 franchi.

I fatti erano accaduti nel pomeriggio del 17 dicembre 2011 sulla strada principale di Täuffelen, villaggio situato a metà della riva meridionale del lago di Bienne. In base alle indagini di polizia, durante una sfida stradale tra due giovani allora 18enni, uno dei due aveva effettuato un sorpasso sbagliato all'interno dell'abitato mentre circolava ad almeno 93 km/h - si legge nella sentenza pubblicata oggi dal TF - e si era scontrato con una vettura che procedeva correttamente in senso inverso.

In seguito all'urto l'auto del giovane era stata deviata verso il marciapiede, dove aveva falciato una famiglia: il padre, un poliziotto 34enne della regione, era morto sul posto; la madre e il figlio erano rimasti feriti, mentre la figlia era riuscita a evitare l'impatto.

Nella sua decisione, il TF afferma che il giovane automobilista era consapevole dell'elevato rischio a cui andava incontro con quella manovra. Il conducente inoltre sapeva che c'erano delle strisce pedonali e doveva aspettarsi la presenza di persone nel centro del villaggio in un sabato pomeriggio prima di Natale.

Nel 2015 il Tribunale regionale di Bienne aveva condannato in prima istanza i due giovani automobilisti a una pena detentiva di sette anni uno e sette e mezzo l'altro per omicidio intenzionale con dolo eventuale.

Il primo automobilista coinvolto nella sfida era poi stato assolto in appello, lo scorso marzo, dall'accusa di omicidio intenzionale dal Tribunale cantonale di Berna. La Corte aveva inflitto al ragazzo una pena pecuniaria con la condizionale per due grosse violazioni alle regole della circolazione stradale. I legali dei due avevano chiesto l'assoluzione dei loro assistiti.

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