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VAUD / STATI UNITI«Erano una coppia perfetta», ma emerge qualche ombra

12.11.17 - 17:55
Parlano gli ex vicini della famiglia trovata morta giovedì nello Utah. Gli inquirenti proseguono sulla pista del triplice omicidio seguito da un suicidio
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«Erano una coppia perfetta», ma emerge qualche ombra
Parlano gli ex vicini della famiglia trovata morta giovedì nello Utah. Gli inquirenti proseguono sulla pista del triplice omicidio seguito da un suicidio

LOSANNA - Gli echi del dramma familiare scoperto dalla polizia statunitense giovedì scorso a Mapleton, nello Utah, si fanno sentire in questi giorni anche nei cantoni di Vaud e Neuchâtel. Il 45enne, la moglie 42enne e i due figli, di 16 e 5 anni, rinvenuti senza vita nella propria abitazione, avevano vissuto in Svizzera fino allo scorso mese di luglio. In particolare nella periferia di Losanna, nella Val-de-Travers e, per un breve periodo, a La Chaux-de-Fonds.

Nella palazzina di Les Verrières, dove la coppia svizzero-americana aveva trascorso tre anni, il morale è a terra: «T. e J. si amavano molto. E i figli erano adorabili. Non riesco proprio a spiegarmi questa tragedia». In lacrime, un’anziana inquilina ha confidato di non essere più riuscita né a dormire né a mangiare da quando è stata informata di quanto accaduto ai suoi vecchi vicini di casa.

Un’altra ex vicina ha ricordato i due come una coppia perfetta: «Lui aveva deciso di lavorare durante la notte alla Nestlé perché pagavano meglio. Usciva di casa verso le 3 del mattino e la moglie si alzava sempre per bere il caffé con lui. Lei lavorava solo durante i weekend in un negozio di Losanna, per il resto del tempo invece si occupava del figlio più piccolo. Non mi è mai successo di sentirli litigare o discutere».

Tre indirizzi in cinque mesi - Il ritratto di una famiglia perfetta avrebbe però iniziato a mostrare qualche ombra a partire dalla scorsa primavera. «J. era più distante e sembrava triste. Lei mi aveva confidato di avere qualche preoccupazione, ma senza rivelare i dettagli», ha dichiarato una conoscente. E secondo un’amica, la famiglia aveva anche «qualche problema finanziario».

Un passato traumatico - Il 45enne, hanno rivelato alcuni conoscenti, aveva prestato servizio come pilota di aerei nell’esercito americano prima di essere impiegato presso la Nestlé. «Ha vissuto esperienze terribili, diceva sua moglie, che pregava di non tirare mai fuori l’argomento in sua presenza», racconta una conoscente della coppia.

L'ultimo messaggio - Alla fine dello scorso mese di ottobre, un’amica racconta di aver ricevuto un messaggio su Facebook dalla 42enne: «Disattivo il mio account. Ma resto comunque raggiungibile». Una decina di giorni più tardi, J. è stata ritrovata morta, con i due figli, il marito e il loro cane. Per gli inquirenti americani la pista più attendibile resta quella del triplice omicidio seguito da un suicidio.

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