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GINEVRASperisen è uscito di prigione, si dice innocente

25.09.17 - 18:09
L'ex capo della polizia nazionale del Guatemala è in attesa di un nuovo processo per l'asserita partecipazione all'esecuzione extragiudiziale di dieci detenuti
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Sperisen è uscito di prigione, si dice innocente
L'ex capo della polizia nazionale del Guatemala è in attesa di un nuovo processo per l'asserita partecipazione all'esecuzione extragiudiziale di dieci detenuti

GINEVRA - Ha ribadito la propria innocenza l'ex capo della polizia nazionale del Guatemala Erwin Sperisen, rimesso oggi in libertà provvisoria a Ginevra in attesa di un nuovo processo in novembre per l'asserita partecipazione all'esecuzione extragiudiziale di dieci detenuti nel Paese centroamericano.

"Mi sono sempre proclamato innocente", ha dichiarato Sperisen all'agenzia francese AFP all'uscita dalla prigione di Champ-Dollon dopo cinque anni di detenzione preventiva. "Spero che ora la giustizia riabiliterà il mio nome", ha aggiunto, circondato dai familiari. I suoi avvocati hanno annunciato che chiederanno il proscioglimento al nuovo processo che comincerà il 29 novembre nella città di Calvino.

Fino ad allora Sperisen, che ha la doppia cittadinanza svizzera e guatemalteca, potrà vivere "a casa sua, con la moglie e i suoi tre figli", ha detto uno dei suoi legali, Giorgio Campa: "Può uscire il mattino e il pomeriggio, in tutto tre ore e mezzo al giorno".

Interpellato dall'ats, Sperisen ha definito "un incubo, una tortura" gli anni passati a Champ-Dollon e ha rimproverato alla giustizia ginevrina di volerlo giudicare per motivi politici, mentre in Austria e Spagna altre persone cui erano state mosse accuse simili sono già stati assolti.

La Corte di giustizia di Ginevra aveva deciso venerdì scorso la scarcerazione di Sperisen conformandosi così a una sentenza del Tribunale federale. Gli sono però state imposte misure per evitare che si sottragga alla giustizia. Dovrà portare un braccialetto elettronico e sarà agli arresti domiciliari presso la moglie, nella città vecchia di Ginevra. Autorizzato ad effettuare due uscite quotidiane, dovrà inoltre presentarsi tre volte alla settimana a un posto di polizia. Non è stata richiesta nessuna cauzione.

Rifugiatosi in Svizzera con la famiglia nel 2007, Sperisen era stato arrestato nell'agosto del 2012 a Ginevra in seguito alle accuse mosse contro di lui da diverse associazioni. Nel giugno 2014 è stato condannato all'ergastolo dal Tribunale criminale di Ginevra con l'accusa di aver partecipato all'assassinio di alcuni detenuti in Guatemala tra il 2005 e il 2006. Una pena confermata in appello nel maggio 2015 dalla Corte di Giustizia ginevrina.

Con una sentenza emessa il 29 giugno scorso e pubblicata il 12 luglio, il Tribunale federale ha però accolto in parte il ricorso di Sperisen contro la condanna, essendo giunto alla conclusione che nel procedimento cantonale all'imputato non sono state concesse a sufficienza le garanzie previste dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU).

In particolare non è stato rispettato il diritto dell'ex capo della polizia guatemalteca a un confronto con importanti testimoni a carico riguardo a fatti rilevanti. Per volontà dei supremi giudici di Losanna la giustizia ginevrina dovrà così rigiudicare Sperisen a fine novembre.
 
 

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